Torna oggi a Pisa la Regata delle Repubbliche Marinare 2022, giunta all’edizione numero 67. Il programma dell’appuntamento prevede una serie di eventi che culmineranno domenica 11 settembre con la sfida remiera sull’Arno, nella distanza dei duemila metri, tra i quattro equipaggi in rappresentanza di ciascuna delle Repubbliche Marinare: Pisa, Venezia, Amalfi e Genova. L’appuntamento sarà preceduto dal Corteo storico durante il quale sfileranno sui Lungarni i figuranti chiamati a rievocare momenti e personaggi della storia di ciascuna Repubblica.
La manifestazione sarà trasmessa in diretta televisiva su Raidue a partire dalle 17.10.
Regata delle Repubbliche Marinare 2022: il programma
Di fatto la Regata delle Repubbliche Marinare 2022 inizia alle 16:30 dal Giardino Scotto-Lungarno Fibonacci, con la partenza del corteo storico della regata, con oltre 200 figuranti, che sfilerà su Ponte della Fortezza, Lungarno Mediceo, Ponte di Mezzo, Lungarno Galileo Galilei fino allo Scalo Renaioli. Alle 17.30 da Ponte dell’Aurelia partirà la 67ª regata delle antiche repubbliche marinare, che si concluderà allo Scalo Renaioli. A seguire, proclamazione del vincitore e premiazione degli equipaggi.
Il corteo storico
Appuntamento particolarmente atteso nell’ambito della Regata delle Repubbliche Marinare 2022 è il corteo storico, caratterizzato da una nuova conformazione a coprire un arco temporale che si sviluppa attraverso i quattro secoli più importanti nella storia della città, con in particolare evidenza il momento di maggior splendore della fase medievale, che va dal secolo XI a tutto il 1200. Si tratta del periodo che comincia con la reggenza Consolare del 1080 fino a quella della Podesteria del 1190, con la nascita del Comune e successivamente con il Governo di Popolo del 1254, fino al suo declino, nel 1406. Nel corteo sono raffigurati cinque gruppi, con personaggi dell’ordinamento politico, militare, socio economico e marinaro, per un totale di 87 figure, che ricordano episodi e personaggi di rilievo, ben noti alla memoria popolare.
L’imperatore è rappresentato da un vessillo imperiale; Uguccione della Faggiola è riconoscibile dalla tipica berretta visibile nella sua rara iconografia e rappresenta la vittoriosa Battaglia di Montecatini del 1315; la presa di Gerusalemme del 1099 è simboleggiata dalla “Croce dei Pisani”; la conquista delle Baleari del 1115 con il “Signum Rubicundum”; le nobili e potenti famiglie pisane che detenevano il potere sono fatte rivivere nelle quattro nobildonne; e ancora, Ugolino della Gherardesca, ricordato da Dante nel canto XXXIII dell’Inferno e il grande matematico Leonardo Pisano, detto Fibonacci.
Nel corteo risalta ancora il personaggio femminile di Kinzica, della nobile famiglia Sismondi, alla quale la leggenda attribuisce il salvataggio della città dall’assalto dei Saraceni del 1004, quando fece suonare a stormo le campane per avvertire il popolo del pericolo che incombeva sulla città.