Ha rischiato di morire l’uomo che ha contratto la malattia di Fournier dopo aver fatto sesso con il cane a Castellammare di Stabia (Na). Un 55enne con problemi psichici, nei giorni scorsi si è presentato al pronto soccorso stabiese con una forte infezione alle parti intime. I sanitari, interrogando l’uomo per capire con quali agenti batterici fosse entrato in contatto, sono riusciti a capire la causa scatenante dell’infezione, ovvero i rapporti intimi avuti con il cane.
Sesso con il cane: l’uomo è stato parzialmente evirato
Il 55enne che ha fatto sesso con il cane aveva provato a curare da solo l’infezione, ma la situazione è precipitata e le sue condizioni sono apparse da subito piuttosto gravi. L’uomo è stato ricoverato dapprima in rianimazione, poi in urologia, dove è stato sottoposto a un intervento di evirazione parziale, che ha riguardato i soli tessuti infetti. Ora dovrà affrontare una lunga terapia in camera iperbarica per riacquisire la funzionalità dei genitali e della vescica.
Che cos’è la gangrena di Fournier
La gangrena di Fournier è una forma di infezione necrotizzante dei tessuti molli, cute e sottocute, fino al raggiungimento della fascia muscolare. Si tratta quindi di un’infezione batterica acuta a carattere espansivo e necrotico delle parti molli del perineo, dello scroto e dell’area inferiore del tronco. Questa malattia è il risultato di infezioni cutanee del tratto urogenitale, dell’area anorettale e dei genitali esterni, che di solito compare in pazienti immunocompromessi, con diabete, obesità o neoplasie maligne. Le fonti di infezione più comuni sono caratterizzate da lesioni del tratto anorettale (35,3%) seguita dal tratto genito-urinario (20,6%) e di natura dermatologica (14,7%)
La malattia di solito all’inizio si presenta come una cellulite dei tessuti vicini alla porta d’entrata; poi compaiono l’edema, l’eritema e il dolore. Se la malattia progredisce compaiono la febbre e i segni di tossicità sistemica. La tumefazione dello scroto aumenta rapidamente, la cute assume un colore rosso cupo e compare il tipico crepitio della gangrena gassosa, causato dalla raccolta, nei tessuti infetti, del gas prodotto dal metabolismo anaerobico dei germi. Nel giro di poche ore l’infiammazione si può estendere a tutta la parete addominale e può portare al decesso il paziente.