Siamo giunti al 300° giorno della guerra tra Russia e Ucraina con il conflitto che non accenna a placarsi. Le parole del presidente Zelensky, in questo senso, certificano l’impossibilità attuale di raggiungere un accordo diplomatico con la Russia ed anzi aprono la possibilità di nuove offensive da parte di Kiev.

Il presidente ucraino ha infatti sottolineato come l’atteggiamento di Mosca non favorisca lo sviluppo di un negoziato con l’Ucraina; dall’altro lato, continua la missione russa verso Donetsk con il Ministero della Difesa di Mosca che ha sottolineato la riorganizzazione militare in atto. Nel frattempo, l’Europa ed in particolare la Germania si preparano ad offrire nuovo sostegno militare a Kiev.

Guerra Russia-Ucraina, 200esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 11 settembre 2022 sulla guerra Russia-Ucraina.

Volodymyr Zelensky: “Vogliamo porre fine alla guerra”

Come anticipato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è espresso in merito agli scenari futuri della guerra in occasione del suo intervento alla 17esima riunione annuale di Yes (Strategia europea di Yalta). Parlando del momento bellico che stiamo vivendo, Zelensky ha specificato che non ci sono le condizioni per trovare accordi diplomatici con la Russia nonostante il suo interesse a porre finire al conflitto:

Vogliamo porre fine alla guerra, ma lo spazio e le opportunità sono cambiati. Non c’è alcuna rassicurazione sul fatto che faranno quello che dicono di fare. Penso che non lo faranno. Nessuno gli crede. Come si suol dire, non possono essere loro a stringere la mano. I russi non sono pronti ad ammettere di aver occupato il nostro Paese. Ciò significa che non ci sarà un dialogo sostanziale. Per poter aprire un corridoio diplomatico, devono mostrare volontà politica, essere pronti a restituire terra straniera. Sarà l’inverno più difficile del mondo intero e un punto di svolta nella liberazione dei territori ucraini occupati dalla Russia.

Guerra Russia-Ucraina, la situazione sui territori

Nel frattempo, entrambe le fazioni si sfidano sulla lotta ai territori con il presidente Zelensky che ha voluto anche sottolineare i recenti successi militari dell’Ucraina. In particolare, il richiamo è stato alla recente liberazione della città di Izium ed al recupero di 2km di territorio sui russi:

In questi giorni l’esercito russo sta dando il meglio di sé, mostrando le spalle. E, dopo tutto, è una buona scelta per loro scappare. Non c’è e non ci sarà posto per gli occupanti in Ucraina.

Dall’altro lato, Mosca ha confermato in un certo senso di essere in fase di riorganizzazione militare. Ecco quanto dichiarato dal Ministero della Difesa di Mosca:

Le truppe russe si stanno riorganizzando nei pressi di Balakliya e Izyum per aumentare gli sforzi in direzione di Donetsk, in modo da raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale di liberare il Donbass.

Infine, le parole del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba che lasciano chiaramente intendere quanto Kiev in questo momento sia concentrata sulla fornitura di nuovo materiale bellico che attende dai Paesi europei, in particolare la Germania:

Non lo nascondo, oggi il tema principale dei nostri negoziati è stato l’aumento e l’accelerazione delle forniture di armi all’Ucraina. Questo autunno ci aspettiamo di ricevere il primo sistema avanzato di difesa aerea Iris di fabbricazione tedesca. Inoltre, non ho potuto fare a meno di menzionare l’ultima iniziativa, il cosiddetto ‘piano Leopard’, apparso sui media tedeschi, e ho sottolineato l’importanza di consegnare tali carri armati da parte della Germania. Non vediamo ostacoli a questo.

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