Ruud contro Alcaraz farà calare il sipario su questa edizione degli US Open, proprio come accadde poco tempo fa a Parigi. L’appuntamento è alle ventidue di domenica e, per chiunque uscirà vittorioso, sarà la prima vittoria nello slam newoyorkese.

Ruud, unico giocatore a conquistare due finali di un Grande Slam nel 2022 (come un certo Rafa Nadal), alza la cresta in vista della gara di domani.

Ruud sulla semifinale contro Karen Khachanov

“All’inizio ero un po’ nervoso, quindi non è stata una partita facile. Penso che vincere il primo set abbia cambiato tutto, completamente. Da lì il mio livello si è alzato e io sono riuscito a trovare anche maggiore tranquillità. Alla fine mi tremavano un po’ le gambe, sì, ma ho imparato che in questo sport è fondamentale non farsi vedere deboli o negativi. Bisogna controllare le emozioni”

Sulla finale contro Alcaraz

Seconda finale di un Grande Slam nel 2022 e, dopo aver bucato il primo appuntamento, Casper ora è più fiducioso.

“Ora so cosa sto facendo, le cose sono cambiate. Sono molto fiducioso dopo una stagione del genere, sono migliorato anche sul cemento e penso di essermi guadagnato anche il rispetto di tutti gli altri in campo. Quando gioco è importante. Quando da piccolo guardavo Roger e Rafa in tv, mi dicevo che anche io un giorno sarei stato lì. Ho sempre sognato di vincere un torneo dello Slam e di diventare numero uno del mondo e in questo percorso è stato molto importante l’aiuto di uno psicologo che mi ha aiutato a capire che la battaglia non si combatte solamente in campo ma quotidianamente”

Ruud sul cambiamento di prospettiva

Il 2021 era stato un anno abbastanza deludente per me negli Slam. Avevo vinto dei tornei, sì, ma nei grandi appuntamenti avevo perso sempre abbastanza presto. A inizio stagione il mio obiettivo era quello di raggiungere almeno un quarto di finale Slam”.