Il Regno Unito ha ufficialmente un nuovo sovrano: la proclamazione di Carlo III è avvenuta, come da tradizione, a St. James Palace durante l’Accession Council cui hanno partecipato i membri del Privy Council in formato ristretto.
Presenti, oltre alla regina consorte Camilla e all’erede al trono William, l’attuale premier Liz Truss, politici di alto livello, insieme all’arcivescovo di Canterbury Justin Welby.
Schierati in prima fila, rigorosamente in nero, i sei ex primi ministri in vita: Gordon Brown, Tony Blair, John Mayor, David Cameron, Theresa May e Boris Johnson.
Carlo III. Parte una nuova era
Tutti gli occhi sono puntati sul nuovo re, arrivato al trono dopo decenni di attesa, costretto a confrontarsi con la memoria vivissima di una regina profondamente amata, con qualche errore da farsi perdonare e un messaggio tutto suo ancora da lanciare al Paese.
“Sono profondamente consapevole di questa grande eredità dei doveri e delle pesanti responsabilità della sovranità che mi sono stati ora passati“, ha sottolineato il 73enne Carlo, prestando giuramento.
Facendo riferimento all'”esempio ispiratore” che ha ricevuto dalla madre, il nuovo monarca le ha reso omaggio ricordando il suo regno “ineguagliabile nella sua durata, dedizione e devozione”.
Tra le promesse pronunciate, anche quella di proteggere la sicurezza della Chiesa di Scozia che, diversamente da quella d’Inghilterra, è separata dallo Stato. Un pensiero è andato “all’amata moglie Camilla“, il cui “costante sostegno” lo incoraggia “profondamente“, per poi firmare i documenti usando un calamaio donatogli dai figli, William e Harry.