Papa Francesco mostra i primi segni di preoccupazione sulla situazione geopolitica internazionale: infatti, nonostante i tentativi di invocare il dialogo e i negoziati di pace si assiste a un’escalation di violenza dove nessuno vuole cedere.

Papa Francesco denuncia un quadro geopolitico che riporta al passato

Dalla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Papa Francesco confessa il proprio stato d’animo su ciò che sta accadendo nel mondo, con un’oscura minaccia chiamata “nucleare”

Fino a poco tempo fa il mondo era stato preservato dal rischio di una guerra atomica. Ora, purtroppo, dobbiamo continuare a pregare affinché questo pericolo, che già da tempo avrebbe dovuto essere scongiurato, sia sempre più lontano. I rischi per le persone e per il pianeta sono sempre maggiori. Qualche tempo fa dissi che eravamo entrati in una terza guerra mondiale a pezzi, ma ora è totale“.

Jorge Bergoglio

In generale Bergoglio sottolinea come l’ideale nazionalista abbia ufficialmente preso il sopravvento sulla costruzione di un mondo pacifico: la polarizzazione tra l’asse atlantico e quello comunista riporta indietro le lancette dell’orologio:

Non solo vediamo intensificarsi conflitti ormai superati, ma riemergono anche quei nazionalismi chiusi, esasperati e aggressivi insieme a nuove guerre di dominio e potere. A pagare il prezzo di un simile egoismo sono civili, anziani, bambini e malati, costretti ad assistere alla totale distruzione. I numerosi conflitti armati in corso sono motivo di grande preoccupazione

Papa Francesco

La scienza può essere uno strumento del bene

All’udienza, il Pontefice fornisce ai partecipanti gli strumenti per evitare che simili errori si ripetano nel futuro:

Grazie alla mobilitazione generale delle nostre conoscenze, siano esse scientifiche o empiriche, riusciremo a superare la miseria, la povertà, le nuove schiavitù, ed evitare nuovi drammatici conflitti. Lo ribadisco, dopo un secolo di dure e sanguinose battaglie, sembrava che il mondo avesse capito e imparato a scegliere la strada del rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e di varie forme di cooperazione. Ma purtroppo la storia mostra oggi segni di regressione

Papa Francesco