Al D23 Expo, Disney presenta ufficialmente “Mufasa: Il Re Leone”, prequel dell’intramontabile film di animazione “Il Re Leone” che esplorerà le origini del personaggio fin dalla difficile infanzia e alle peripezie a seguito di un’alluvione che lo renderà orfano. L’uscita è prevista per il 2024.
A Los Angeles, durante il D23 Expo, Disney ha annunciato il film “Mufasa: Il Re Leone”, prequel del classico di animazione del 1994 che racconterà le origini del padre di Simba in una storia che vedrà lui e suo fratello Scar cuccioli. Il film sarà diretto da Barry Jenkins e la sua uscita nelle sale cinematografiche è prevista per il 2024.
“Il Re Leone” è una delle creazioni Disney più amate di tutti i tempi, con l’originale che rimane un classico acclamato dalla critica e che ha incassato oltre 960 milioni di dollari in tutto il mondo. Il remake shot-for-shot del 2019, ha sostituito lo stile artistico 2D dell’originale con rendering di animali CGI realistici, sebbene recensioni contrastanti ha avuto ancora più successo al botteghino, incassando complessivamente oltre un miliardo di dollari.
Originariamente annunciato nel 2020 come sequel del film del 2019, “Mufasa: Il Re Leone” tuttavia si pone come prequel ed esplorerà la vita di Mufasa prima del suo approdo alla Rupe dei Re e della sua difficile infanzia al fianco del fratello Scar.
Data l’età più giovane del protagonista la produzione ha deciso di affidare il doppiaggio di Mufasa all’attore britannico Aaron Pierre, che va dunque a sostituire James Earl Jones, voce storica del personaggio fin dal 1994.
“Mufasa: Il Re Leone”: i doppiatori
A prestare la voce al malvagio Scar sarà l’attore statunitense Kelvin Harrison Jr. che sostituisce nel doppiaggio per il personaggio Jeremy Irons nel film di animazione del 1994 e Chiwetel Ejiofor nel remake in live-action del 2019.
Oltre ad annunciare il titolo, in occasione della convention Disney è stato mostrato al pubblico un filmato in anteprima esclusivo del film. Il filmato mostra Rafiki, doppiato da John Kani, che racconta la storia di Mufasa ai giovani cuccioli, rivelando che il leone era in realtà un cucciolo rimasto orfano dopo un’alluvione e che ha dovuto navigare per il mondo da solo per sopravvivere. “In questo luogo è nato un leone senza una goccia di nobiltà nel sangue”, racconta Rafiki. “Il leone che cambierà le nostre vite per sempre.”
Un’esplorazione maggiore dunque del personaggio, ben oltre la Rupe dei Re in un percorso che porterà Mufasa ad affrontare molte difficoltà per crescere e acquisire la saggezza caratteristica del sovrano nel film di animazione del 1994.
L’idea del regista
“Mufasa: Il Re Leone” sarà il terzo lungometraggio del regista Barry Jenkins che nel 2018 ha diretto “se la strada potesse parlare” dopo il grande successo di “Moonlinght” del 2016, vincitore di tre premi Oscar tra cui Miglior film e Miglior sceneggiatura non originale, alla quale ha collaborato anche il regista.
Salito sul palco di Los Angeles, Barry Jenkins ha spiegato che il film amplierà parti della mitologia del Re Leone che i fan potrebbero aver dato per scontate in precedenza e ha aggiunto:
“È una storia su come Mufasa sia diventato re. Noi supponiamo che lui fosse nato nel suo lignaggio, ma Mufasa era in realtà un cucciolo orfano che ha dovuto viaggiare per il mondo da solo. Raccontando questa storia, sperimenteremo il vero percorso che ha permesso a Mufasa di trovare il suo posto nel cerchio della vita. Mentre stavo leggendo questa meravigliosa sceneggiatura, stavo pensando a Mufasa, e perché è fantastico, e come le persone diventano grandi.”
Il regista ha inoltre voluto inserire anche un po’ di se stesso nel film, ripensando alla sua ascesa ad Hollywood, grazie alla vittoria agli Oscar con il film “Moonlinght” e ricordando l’importanza della famiglia e degli amici per ottenere un tale successo.