Si avvicina il 25 settembre giorno delle elezioni e, come di consueto, le varie forze politiche continuano la loro propaganda: Silvio Berlusconi mette fine alle larghe intese e proclama Forza Italia come partito guida del centrodestra, mentre Giuseppe Conte si scaglia contro il governo per le spese militari e Calenda si scaglia contro Emma Bonino e +Europa.
Berlusconi e le elezioni: “Guideremo il Paese per i prossimi cinque anni, siamo parte liberale, cattolica ed europeista”
Il centrodestra è in vantaggio secondo i sondaggi per le prossime elezioni: se la maggior parte degli addetti ai lavori vede in Fratelli d’Italia come il partito guida della coalizione, Silvio Berlusconi non è della stessa opinione e vede in Forza Italia la forza dominante che sposterà l’ago della bilancia a favore della coalizione che, secondo l’ex premier, governerà per i prossimi cinque anni:
“Non ci sarà il problema delle grandi intese perché avremo una maggioranza ampia: il governo di larghe intese è stato voluto da me per primo, ma appartiene a una stagione politica finita. Il ruolo di Forza Italia è determinante perché dal punto di vista numerico, ma anche da quello politico, senza di noi non potrebbe esistere un esecutivo di centrodestra. Noi all’interno della maggioranza che guiderà il Paese per i prossimi cinque anni costituiamo la parte liberale, cattolica, garantista, europeista, legata alla Nato e all’Occidente”
L’ex premier aggiunge:
“Forza Italia è la garanzia che il nuovo governo non derogherà da questi principi: per i centristi, i moderati, quello dato a noi è l’unico voto utile, senza prospettive e senza effetto la scelta di qualche nostro esponente di candidarsi con il cosiddetto “terzo polo”. Eleggeranno pochissimi parlamentari che saranno parte di un’opposizione guidata dal PD”
Calenda: “Pronti a far funzionare commissione bicamerale, ma per ora boutade elettorale”
Se Silvio Berlusconi vede Forza Italia come il partito dominante alle prossime elezioni, Calenda si scaglia contro le altre forze politiche, in particolare critica Emma Bonino e +Europa:
“L’aspetto più triste della campagna elettorale è l’involuzione di Bonino, Della Vedova e Maggi. Ripetono a pappagallo gli slogan del PD solo con più aggressività e volgarità. Nessun argomento di merito. Tutti ‘protetti’ in collegi uninominali, con il partito abbandonato all’1%. Emma ha accettato di farsi strumentalizzare dal PD facendosi candidare a Roma contro di me. E nonostante abbiamo ripetuto tante volte che per noi la porta resta aperta alla collaborazione, continuano ad usare toni da 5S. Il tema delle riforme esiste e una commissione bicamerale è una buona proposta di metodo. Per questo se si farà ci impegneremo certamente a farla funzionare ma è giusto denunciare che per come è trattato il tema oggi, rischia di rimanere una boutade da campagna elettorale”
Giuseppe Conte non accetta che la priorità del governo siano le spese militari, mentre secondo lui dovrebbe assegnare dei fondi alle forze politiche:
“In viaggio verso Livorno in una pausa mi sono confrontato con i cittadini sulle assurde priorità del governo e delle altre forze politiche: l’aumento delle spese militari. Non la crisi delle famiglie, le aziende edili in difficoltà e i provvedimenti per impedire che i boss mafiosi possano uscire dal carcere. C’è un’Italia che ci chiede altro”
Chi può spostare gli equilibri alle elezioni è il cosiddetto Terzo Polo che, come spiega Emma Bonino, favorirà il centrodestra:
“Una legge elettorale cervellotica e assurda, impone di fare coalizioni, non è il momento per posizioni identitarie e +Europa ha scelto di andare in coalizione con il Pd, per non dare un solo voto alla destra e non è tempo di terzi o quarti poli. Ogni voto dato ad Azione e Italia Viva o M5s non farà che rafforzare questa destra. Ora sono diventati tutti europeisti e atlantisti c’è chi non crede nell’Europa e non ha mai votato a favore del Pnrr, ma ora si candida a gestirne i fondi, mettendo a rischio la credibilità del Paese e i diritti conquistati: hanno già proposto di voler fare modifiche alla Costituzione imponendo la supremazia del diritto italiano su quello comunitario e internazionale, sarebbe la fine dell’Europa”