Nelle acque di Goose Bay, in Nuova Zelanda, una barca con a bordo 11 persone si è capovolta dopo essere andata contro ad una balena in un punto dove il mare si inabissa velocemente vicino alla costa. Il bilancio è di 5 morti, tutte donne.

Tragedia nelle acque di Goose Bay, in Nuova Zelanda, dove una barca con 11 persone a bordo è finita contro una balena e si è capovolta. Il bilancio, in un primo momento provvisorio, era di due morti e tre dispersi, ma poi è arrivata l’ufficialità sul numero esatto delle vittime che risultano 5. Solo grazie all’immediato intervento dei soccorritori è stato evitato un bilancio ancora più grave.

L’incidente è avvenuto a Kaikoura, luogo popolare per l’osservazione dei cetacei quando in Italia erano circa le tre della notte di Venerdì 10 Settembre. Sulla barca, solitamente utilizzata per la pesca, al momento dello scontro c’erano in totale 11 persone.

Secondo quanto riportato dal sito di notizie neozelandese Stuff, si trattava di un gruppo di donne di circa 50 anni impegnate in una gita organizzata proprio per avvistare questi magnifici mammiferi che popolano quelle acque, quando all’improvviso l’imbarcazione si è scontrata con una balena e si è immediatamente capovolta.

Le acque, estremamente fredde in quella zona, non hanno lasciato scampo a cinque delle undici persone cadute in mare.

Il bilancio iniziale di due vittime e tre dispersi, dato che è stato poi aggiornato con la conferma che anche le persone disperse sono purtroppo decedute.

Nuova Zelanda barca contro balena: allarme lanciato da una testimone che ha visto la scena

Come riportato sempre da Stuff, a lanciare l’allarme è stata una donna, Vanessa Champman, che dalla costa ha visto una persona seduta in cima allo scafo di una barca capovolta che agitava le braccia. Poi, l’immediato intervento dei soccorritori arrivati in elicottero, che ha evitato un bilancio ancora più drammatico.

I soccorsi sono stati aiutati anche dalla presenza di una nave turistica che si trovava in zona. ”Si tratta di un evento senza precedenti”, ha commentato il capo della polizia di Kaikoura Matt Boyce. “Le acque erano estremamente calme e nei giorni scorsi erano state avvistate diverse balene”, ha dichiarato il sindaco di Kaikoura Craig Mackle.

Il primo pilota dell’elicottero di soccorso arrivato sul posto, intervistato dai media neozelandesi, ha raccontato di essersi trovato davanti ad una scena da incubo: “Una cosa terribile, all’inizio non vedevo nessuno in acqua”. Poi le sei persone sopravvissute all’impatto sono state individuate e portate a riva.

Al momento le autorità locali hanno aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica esatta della tragedia. Saranno fondamentali le testimonianze delle persone tratte in salvo, ma la polizia ha già fatto sapere che l’indagine entrerà nel vivo solo dopo che le operazioni di salvataggio saranno concluse definitivamente. I sommozzatori hanno recuperato le cinque vittime e hanno avviato il processo per il riconoscimento. Anche l’autorità marittima nazionale ha inviato due investigatori sul luogo dell’incidente. Per ora l’ipotesi della collisione con una balena non è stata ancora confermata.

Il luogo dell’incidente

La penisola di Kaikoura, dove è accaduto il drammatico incidente si trova a nord-est dell’isola del sud della Nuova Zelanda. La leggenda dice che il dio Maui riesca a pescare l’Isola del Nord in questa regione, usando la costellazione dello scorpione come un gancio.

La zona è molto famose per l’avvistamento delle balene che vengono in queste acque per mangiare i tanti pesci che spinti dall’incontro tra correnti calde e fredde nuotano verso la superficie.

Sembra essere il luogo perfetto per le balene, anche se la vicinanza alla costa ha facilitato l’attività dei cacciatori, minacciando tutta la specie a rischio di estinzione nel secolo scorso. Le balene passano una media di 45 minuti nelle profondità dell’oceano per cacciare e risalgono in superficie solo per ossigenarsi da cinque a dieci minuti ed è in questo breve frangente di tempo che moltissimi turisti li possono osservare.