Cosa mangiava la regina Elisabetta, una fra le sovrane più longeve, recentemente scomparsa a Balmoral? Se pensate a pasti luculliani, ricchi di leccornie e ricette elaborate vi state sbagliando di grosso. Tutta la vita di Queen Elizabeth è stata caratterizzata da uno stile di vita sano, sobrio e salutare e da un’alimentazione controllatissima, decisamente frugale: pochi pasti al giorno e sempre molto leggeri, pochi carboidrati e qualche piccolissimo sgarro. Ce lo dicono fonti molto vicine ad Elisabetta, come l’ex cuoco di Palazzo Darren McGrady, autore del libro Eating Royally: recipes and remembrancies from a Palace kitchen, che è stato al comando delle cucine di Buckingham Palace (e di alla guida di un team di 20 chef) per quindici anni dal 1982 al 1997).
Cosa mangiava la regina Elisabetta
Lo chef, che ha anche cucinato anche per gli altri membri della Royal Family (compresi la Principessa Diana, William e Harry) afferma che il regime quotidiano della Regina era suddiviso in quattro pasti al giorno, tutti limitati nelle quantità, con frutta e verdura solo di stagione. Sua Maestà iniziava la giornata in puro stile british con tè e biscotti, seguiti da una ciotola di cereali (che tiene in un Tuppeware per conservarne la freschezza). Assolutamente no a carboidrati o amidi e banditi pure aglio e cipolla, odiatissimi dalla Regina.
Cosa mangiava la Regina a colazione? La colazione vera e propria veniva consumata nella sala da pranzo ed era a base di cereali e frutta fresca oppure pane tostato e marmellata; nelle occasioni “speciali” si concedeva un piatto di uova strapazzate con salmone affumicato. Prima di pranzo Elisabetta amava sorseggiare un cocktail a base di vino dolce con gin e Dubonnet, l’unico suo sgarro. A pranzo pesce o carne bianca alla griglia con un contorno di verdure.
Per cena manzo o agnello, alternati nel menù settimanale a salmone o aringhe, fatta eccezione per alcuni venerdì sera, quando la famiglia reale amava celebrare il Friday Fish and Chips.
Il tè pomeridiano e il cioccolato
Il tè pomeridiano era per Elisabetta un rito imprescindibile, ovviamente accompagnato dagli scones con marmellata e burro, rigorosamente in questo ordine, oppure da tramezzini con salmone, uova, senape e cetriolini. Una vera golosa Elisabetta, che non sapeva rinunciare neppure al cioccolato, come racconta McGrady: “Qualunque cosa mettessimo nel menu che conteneva cioccolato, lei lo sceglieva, in particolare la torta al cioccolato Perfection“.
I cibi vietati a corte
Vietati assolutamente, in particolare durante i viaggi e gli impegni pubblici, crostacei e frutti di mare, per evitare ogni possibile rischio di intossicazione; per lo stesso motivo la Regina non consumava carne cruda o al sangue, né beveva acqua del rubinetto. Elisabetta non sopportava l’aglio e pare che patate e pasta le risultassero indigeste. Banditi anche cipolla e all’aglio, per via dei possibili “disturbi di relazione“, nocivi allo svolgimento delle mansioni di corte. No anche ai piatti troppo speziati. Per volere del figlio Carlo, inoltre, è assolutamente vietato acquistare e servire il petto d’oca o d’anatra per motivi etici e di benessere di questi animali.