La decisione su un tetto al prezzo del gas slitta a ottobre, e dovrà essere presa dai capi di governo dei Paesi. Due gli appuntamenti possibili, il 6-7 ottobre o il 20-21 dello stesso mese, entrambi successivi alle elezioni politiche del 25 settembre. Da capire se tratterà per l’Italia il premier dimissionario Mario Draghi o il nuovo capo del governo se sarà già stato nominato dal presidente Sergio Mattarella. I ministri dell’Energia Ue invitano intanto la Commissione a proporre entro metà settembre interventi per “limitare l’impatto eccezionale dei prezzi elevati del gas sull’elettricità sui mercati all’ingrosso e sui clienti” e “misure coordinate di riduzione della domanda dielettricità in tutta l’Ue”. Si legge nella bozza di conclusioni del Consiglio straordinario dell’Energia.
Richiesti interventi entro metà settembre
I ministri concordano anche sulla necessità di impiegare” strumenti di liquidità di emergenza” per le utility alle prese con la volatilità del mercato. Nel testo non viene menzionata la possibile introduzione del price cap sul gas.
Il Consiglio Ue Energia, in particolare, invita la Commissione a esaminare le opzioni su come utilizzare il mercato delle emissioni Ue (Ets) per far fronte all’attuale prezzo elevato dell’elettricità, ribadendo al contempo i propri impegni a raggiungere in modo economicamente vantaggioso gli obiettivi di taglio delle emissioni di gas a effetto serra concordati, e a prendere atto del ruolo della riserva di stabilità dello stesso Ets. Lo si legge in un passaggio della bozza di conclusioni del Consiglio straordinario Energia. La proposta è stata caldeggiata in particolare dal premier polacco, Mateusz Morawiecki, che in un’intervista al Financial Times aveva proposto la sospensione temporanea del sistema Ets.
Di Maio: “Su questa battaglia dovremmo essere uniti”
Sulla questione del price cap sul gas, il ministro degli Esteri Luigi di Maio assicura:
Sul tetto massimo al prezzo del gas “c’è ancora un Europa che litiga su una proposta che è stata avanzata dall’Italia. Alcuni paesi, ma purtroppo anche alcuni partiti in Italia lo contrastano, e questo è proprio sbagliato e mi inquieta, perché vuol dire dare più soldi a Putin e far pagare i rincari delle bollette agli italiani, mentre su questa battaglia dovremmo essere tutti uniti. Nei prossimi giorni torneremo alla carica in Europa.