Mentre l’attualità internazionale è scossa dalla notizia della scomparsa della Regina Elisabetta II°, la guerra in Ucraina celebra una nuova alba e forse anche un nuovo fronte: vediamo le ultime notizie.

Guerra in Ucraina, Kiev chiederà un maxi-risarcimento danni alla Russia

La guerra in Ucraina non conosce sosta, solo un veloce cordoglio nei confronti della Regina Elisabetta e del popolo britannico. Poi si torna a combattere ed è proprio qui la grande novità delle ultime ore: terminato il lungo “monologo” della centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’azione ritorna sul campo con le truppe di Kiev che hanno ufficialmente iniziato la riconquista dei territori perduti a partire dal sud-est del Paese. Così si è espresso il presidente Volodymyr Zelensky nel canonico messaggio alla nazione:

Le nostre truppe hanno già sottratto alla Russia più di mille chilometri quadrati di territorio dall’inizio di settembre. Le operazioni di difesa proseguono senza sosta, i nostri eroi hanno già liberato decine di insediamenti e dato inizio alla controffensiva nelle aree di Kharkiv e di Kherson 

Estratto dal videomessaggio di Volodymyr Zelensky

Conquista ma al tempo stesso denuncia nei confronti del nemico:

I russi stanno usano la popolazione locale come scudo umano nella regione di Kherson. Per quanto concerne la relazione sulla controffensiva delle nostre truppe, le unità delle forze armate della Federazione Russa stanno operando azioni terroristiche contro i civili locali. Al momento molti villaggi dell’oblast risultano chiusi all’ingresso e all’uscita 

Rapporto delle forze armate di Kiev

Chiederemo l’intero risarcimento alla Federazione Russa per i danni provocati dalle sue truppe durante l’invasione del nostro Paese. Parliamo di almeno 300 miliardi di euro. L’obiettivo dell’Ucraina è arrivare all’approvazione del provvedimento in una sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a ottobre che funga da base per iniziare la ricostruzione. Come Ministero abbiamo inoltre individuato danni ambientali e personali che non hanno prezzo per la nostra storia e la nostra cultura

Denys Maliuska, ministro della Giustizia ucraino

Le condizioni del freelance italiano ferito a Kherson

Aleggia il mistero intorno a quanto accaduto a Mattia Sorbi, giornalista freelance italiano ferito a Kherson. Ecco la sua ricostruzione:

Sono stato colpito da una mina vagante, ora sto bene e sono al sicuro. Le problematiche di connessione non mi hanno consentito di comunicare le mie condizioni, qui a Kherson la situazione è in continua evoluzione.

Videotestimonianza di Mattia Sorbi

La Farnesina si era immediatamente messa in contatto con l’ambasciata dopo che l’uomo non postava più gli aggiornamenti quotidiani dal fronte come di consueto. L’obiettivo rimane il rimpatrio quanto prima, in ogni caso Mosca rifiuta qualsiasi responsabilità dell’accaduto:

I soldati russi hanno rintracciato il giornalista italiano ferito da una mina e hanno prestato le prime cure sul posto prima di trasferirlo in una struttura medica allestita nei paraggi per visitarlo: sono state rinvenute ferite multiple da schegge, poi rimosse grazie all’intervento dell’equipe medica

Nota del Ministero della Difesa russo

Sui canali del Cremlino si è inoltre trovata traccia di un video che mostra il reporter in condizioni gravi mentre ricostruisce quanto accaduto nel villaggio di Olenivka. L’Ucraina denuncia al contempo la mancata comunicazione alle autorità di Kiev da parte di Sorbi:

Il giornalista italiano non era accompagnato da alcun membro dell’esercito di Kiev, che tuttavia aveva cercato di dissuaderlo dall’attraversare la linea di contatto di combattimento senza coordinamento e in un luogo non specificato. Presumiamo che fosse già d’accordo con le truppe nemiche, visto che lavorava per i loro media

Nota del Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza ucraino