Il ministero della Salute ha diramato l’ultimo bollettino covid-19 dell’8 settembre 2022: 17.550 nuovi casi e 89 i decessi. Vediamo insieme anche gli altri dati salienti.

Bollettino covid-19, la panoramica e il confronto settimanale

17.550 nuovi casi di covid-19 riscontrati nel bollettino odierno, un valore sostanzialmente identico a quello precedente (17.574). Sale invece bruscamente il numero dei decessi, 89, frutto di una serie di ricalcoli effettuati da alcune regioni. Sorprende in positivo il numero di guariti, 57.542, un valore che non si registrava da parecchie settimane e abbassa in maniera considerevole la popolazione attualmente positiva. Cresce il tasso di positività, all’11,7%, valore comunque buono pur in relazione a un numero di tamponi processati che scende sotto quota 150mila dopo parecchio tempo. Infine, ottimi i dati ospedalieri: terapie intensive stabili (+1) e ricoveri in continua e rapida discesa (-149).

Lombardia e Veneto, ossia le regioni che hanno registrato più casi da inizio pandemia, guidano la classifica con oltre 2mila casi nelle ultime 24 ore ma superano anche i 20mila tamponi processati. Altre quattro regioni, Piemonte, Lazio, Campania ed Emilia-Romagna, superano la soglia dei mille casi giornalieri riscontrati. Numeri globalmente “sballati” dai riconteggi della Sicilia, che comunica 19 morti e quasi 29mila guariti (la metà del totale). Alto anche il numero dei decessi in Lombardia, 17. Percentuali di contagio abbastanza ridotte: si va dall’8,8% della solita Sicilia al 25% delle Marche, unica regione sopra il 20%.

Infine concludiamo con il raffronto settimanale per avere una migliore panoramica dell’andamento dell’epidemia. Il tasso di positività scende dal 13,2% all’11,7% con un range di tamponi pressoché stabile. Salgono i decessi: giovedì 1 settembre erano 68 ma, come detto, pesa il riconteggio odierno della Sicilia. Scende di 119mila unità la popolazione attualmente positiva, ora è poco più di mezzo milione. Chiudiamo con i dati ospedalieri, parametro più significativo: -22 le terapie intensive (oggi sono 185), in generale il dato è destinato a cristallizzarsi intorno alla soglia dei 200 e difficilmente scenderà ancora molto; -812 i ricoveri ordinari, cifra che sembra quasi bassa rispetto ai crolli delle settimane precedenti (oggi sono 4.150 i posti letto occupati, il 6,5% con Calabria e Umbria rispettivamente al 16% e 17%).