John Elkann contro Repubblica e Molinari. Il sito “Tag43” ha svelato dei retroscena che sarebbero avvenuti all’interno dei corridoi del quotidiano, nei quali non tirerebbe proprio una buona aria.

Secondo quanto riportato da Tag43, infatti, sembrerebbe che John Elkann non abbia gradito la campagna d’odio che è stata lanciata dal quotidiano “La Repubblica” nei confronti della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e che, attualmente, si trova al centro di tutti i dibattiti che sono presenti nei principali talk show televisivi.

Il partito del Centrodestra, capitanato dalla Meloni, si trova in cima ai sondaggi politici in vista delle prossime elezioni, che si terranno il 25 settembre e sembra, dunque, il favorito per salire al governo.

Dunque, perché un quotidiano dovrebbe inimicarsi la Meloni? Ecco i retroscena svelati da Tag43.

John Elkann contro Repubblica e Molinari: “Si repira una brutta aria”

John Elkann si è scagliato contro le scelte politiche di Repubblica ed, in particolare, del direttore Maurizio Molinari. A tal proposito, ecco che cosa scrive Giovanna Predoni di Tag43:

Si respira una brutta aria nei corridoi che contano di Repubblica dopo la tirata d’orecchie subita dal direttore Maurizio Molinari e arrivata direttamente per mano del padrone, John Elkann.

Il continuo sventolio dell’imminente spauracchio fascista che si materializzerebbe con la vittoria del centrodestra a trazione Fratelli d’Italia ha stufato l’editore, che avrebbe chiesto un cambio di linea”.

Gli attacchi a Giorgia Meloni non pagano, Gianni Agnelli: “Noi siamo governativi e istituzionali per definizione”

La scelta di voler cambiare rotta e di adottare una linea maggiormente neutra, che si è evidenziata nell’attacco da parte di John Elkann al direttore di Repubblica Maurizio Molinari, ricorda un po’ la linea di pensiero che veniva adottata dal nonno, Gianni Agnelli:

“Noi siamo governativi e istituzionali per definizione”.

Perciò, dal momento che al governo, dopo le elezioni politiche che si terranno il 25 settembre, potrebbe esserci proprio Fratelli d’Italia, perché il quotidiano dovrebbe inimicarsi Giorgia Meloni ed il suo partito?

Questa sembrerebbe essere, da ora in poi, la nuova linea che adotterà il quotidiano romano, fondato da Eugenio Scalfari.

John Elkann contro Repubblica e Molinari: la causa potrebbe essere il calo delle copie vendute

Secondo quanto è stato ricostruito dal sito Tag43, la nuova linea di pensiero che sarebbe stata richiesta da John Elkann al direttore della Repubblica, Maurizio Molinari, potrebbe derivare dall’evidenziazione di un calo delle vendite nelle edicole.

Il quotidiano, infatti, avrebbe registrato un calo delle vendite rispetto al mese di giugno dell’anno precedente pari a circa il 20%, con numeri che sono arrivati a 83 mila copie vendute.

Per questo motivo, dunque, si sarebbe arrivati ad una richiesta di cambiamento in merito alle scelte di esporre il proprio pensiero sulla politica in vista delle prossime elezioni che si terranno il 25 settembre.

Inoltre, il sito Tag43 cita anche questo passaggio nella sua ricostruzione riguardo i retroscena della vicenda tra Repubblica e Giorgia Meloni:

Da quando è caduto il governo Draghi, Molinari ha picchiato duro sulla Meloni, ospitando anche in prima pagina la firma di Paolo Berizzi, giornalista da sempre molto attivo sul tema dei rigurgiti neofascisti, e srotolando inchieste sul passato della leader di Fdi, tra ‘anime nere, uomini della fiamma e impresentabili'”.

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