Senza grandi sorprese la riunione della Banca Centrale Europea (Bce) ha alzato di 75 punti base i tassi di interesse a essa collegati. Nella conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha spiegato la strategia aggressiva e di stretto monitoraggio rispetto all’inflazione.
Secondo rialzo dei tassi della Bce in due mesi
+75 punti base, ecco il valore nei nuovi tassi di interesse della Bce. All’unanimità il Consiglio Direttivo ha approvato la misura e definisce una strategia estremamente determinata in termini di politica monetaria. A pesare è ovviamente l’inflazione, che si mantiene su standard elevati e lontani dalle previsioni di inizio anno.
Nonostante il verdetto fosse già abbastanza segnato, Lagarde non ammette che la misura sarà applicata ancora prossimamente. E’ chiaro però che il secondo rialzo da luglio (dopo che nei dieci anni precedenti era rimasto tutto fermo) agita i mercati, che infatti incassano la reazione. L’euro, che era tornato sopra la parità con il dollaro, scivola in svantaggio e anche Piazza Affari scollina in territorio negativo.
Dopo il recupero della prima metà del 2022 i dati recenti indicano per l’area dell’euro un considerevole rallentamento dell’economia, che dovrebbe ristagnare nel prosieguo dell’anno e nel primo trimestre del 2023. Le quotazioni molto elevate dell’energia riducono il potere di acquisto dei redditi delle famiglie e le interruzioni dal lato dell’offerta continuano a frenare l’attività economica. Inoltre la situazione geopolitica avversa, soprattutto l’aggressione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, si ripercuote sulla fiducia delle imprese e dei consumatori
Nota dal comunicato della Bce
Gli effetti su Pil e inflazione
Naturalmente l’intervento correttivo determina una revisione al ribasso delle stime del Pil e al rialzo delle stime dell’inflazione. Per quanto concerne il Prodotto Interno Lordo, il 2022 è fissato a +3,1%, mentre crolla il 2023 (+0,9%) e rallenta nel 2024 (+1,9%). L’aumento dei prezzi sarà pari all’8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024: in breve, ci vorranno più di due anni per vedere “annullati” gli effetti della guerra in Ucraina, un po’ come accaduto con la ripresa economica post-pandemia.
In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni per frenare la domanda e scongiurare il rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa. Il Consiglio direttivo riesaminerà regolarmente la traiettoria della politica monetaria alla luce delle informazioni più recenti e dell’evolvere delle prospettive di inflazione. Anche in futuro le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale vengono definite di volta in volta a ogni riunione
Nota dal comunicato della Bce