Sergio Mattarella si trova in viaggio istituzionale in Albania, a Tirana, dove incontrerà i vertici dello stato balcanico. Nel suo discorso di insediamento nel palazzo presidenziale della capitale, il capo dello Stato ha invocato nuovamente la pace per il popolo ucraino.
Spiragli di pace lontani, ma è vietato perdere di vista l’obiettivo
Anche dall’Albania, dove si trova in viaggio, Sergio Mattarella ripete nuovamente l’impegno dell’Europa a fare di tutto per garantire la pace in Ucraina e la cessazione delle ostilità. Sul capitolo sanzioni, oggetto del contendere politico, il presidente della Repubblica non ha grandi dubbi:
C’è grande preoccupazione per il perpetrarsi della guerra in Ucraina. L’Italia continua a mantenere una posizione di grande sostegno verso Kiev e la sua indipendenza e ritiene che sia necessario continuare a mantenere una forte pressione sulla Federazione russa attraverso le sanzioni. Solo così si può superare questa sciagurata situazione bellicista creata dalla Russia. Speriamo, in attesa di spiragli e disponibilità dal Cremlino, che la loro efficacia possa portare a un negoziato di pace in grado di ripristinare in Europa quella condizione che sembrava irreversibile dopo la seconda guerra mondiale
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
Un plauso indiretto va alla Turchia e al suo ruolo di mediazione che ha permesso lo sblocco del grano dai porti ucraini del Mar Nero:
L’ accordo raggiunto per trasportare il grano lungo la rotta mediterranea è un buon segnale di distensione. Vanno incoraggiate tutte le iniziative di dialogo e di pace come quelle portate avanti dall’Onu e dalla Turchia per cercare di avvicinare le due parti
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
Mattarella plaude al negoziato di adesione dell’Albania all’Ue
Mattarella parla anche della crisi energetica e di come il paese balcanico debba essere un partner europeo nell’affrontare i problemi globali. Il Presidente della Repubblica ha sottolineato quanto l’impatto della guerra sia devastante per l’Europa nella sua interezza, collegandosi poi al problema della crisi del gas:
L’aggressione russa in Ucraina sta comportando anche conseguenze economiche particolarmente gravi per tutta l’Europa, per l’Africa e per il Medio Oriente. L’aumento dei prezzi del gas richiede un ripensamento collettivo sulle fonti di approvvigionamento e quindi è fondamentale che l’Ue scelga una strada alternativa nelle sue decisioni come quella dell’indipendenza
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
Poi un “consiglio” all’Europa ed ovviamente all’Italia nel tentativo di indicare la strada nei rapporti con i Paesi dei Balcani:
L’Europa dovrà continuare a garantire connessione e sostegno alla popolazione balcanica. Per l’Italia è obbligatorio coinvolgere i Paesi dei Balcani negli acquisti collettivi di gas, di gas liquefatto e idrogeno. Si tratta di meccanismi di solidarietà che l’Unione europea sta definendo e che vanno condivisi.
Guerra e crisi energetica sono le sfide più importanti ma non devono mettere in ombra altri problemi globali come il cambiamento del clima, i problemi dei migranti e quelli dell’economia mondiale. Italia e Albania sono sempre in sintonia riguardo alle posizioni da assumere rispetto a questi temi. Speriamo nella comune appartenenza europea con Tirana, per l’Italia è fonte di grande soddisfazione sapere che l’iter di annessione e i negoziati procedano positivamente.
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica