Zac Efron ha confessato i particolari del difficile periodo di depressione causato dalla lavorazione del film di Baywatch.

Zac Efron e la depressione dopo Baywatch causata da “insonnia e troppi diuretici”

Zac Efron ha sofferto di un difficile periodo di depressione.
È la stessa star lanciata da High School Musical a confessarlo in un’intervista rilasciata a Men’s Health, nella quale punta implicitamente il dito contro la cultura della perfezione fisica e i rischi per la salute che essa porta con sé. L’attore ha, infatti, raccontato di come sia stata la sua routine durante la lavorazione di Baywatch ― adattamento della popolare serie televisiva degli anni ’90 con protagonista, tra gli altri, Pamela Anderson, tornata al centro delle cronache recenti grazie alla miniserie Pam & Tommy, nella quale era interpretata da Lily James ― fatta di dieta e costante esercizio fisico, a causare il deterioramento della sua salute mentale.

“Ho iniziato a soffrire di insonnia finché non sono caduto in una brutta depressione, che è durata molto tempo. Qualcosa in quell’esperienza mi ha spinto all’esaurimento ed è stata davvero dura ritrovare un equilibrio. Alla fine la causa è stata attribuita all’assunzione eccessivamente prolungata di troppi diuretici, che ha incasinato qualcosa. Quel tipo di aspetto fisico ‘alla Baywatch‘, non so se sia realmente raggiungibile. Semplicemente c’è troppa poca acqua nel corpo, e il risultato è un aspetto che sembra falso, simile alla computer grafica. E per raggiungerlo c’è bisogno di potenti diuretici. Quindi, a un certo punto, mi sono detto che non ne avevo bisogno e che preferivo avere quel 2% o 3% di grasso corporeo in più”.

La faticosa ripresa

Efron va avanti nel suo racconto, spiegando che gli ci sono voluti sei mesi dopo la fine delle riprese del film per tornare nuovamente a sentirsi se stesso. Un percorso non privo di ostacoli emotivi e psicologici.

“A un certo punto il mio sogno era diventato scoprire come sarebbe stato vivere senza dover essere per forza in forma tutto il tempo. Mi sono chiesto cosa sarebbe successo se avessi detto ‘Fan**lo’ e mi fossi lasciato andare. Alla fine ho provato a fare proprio così ed è stato un successo. Ma per tutte le ragioni per le quali pensavo che quel risultato sarebbe stato fantastico, mi sentivo invece infelice. Il mio corpo non si sentiva in salute e non mi sentivo vivo, ma solo bloccato e lento”.

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