Con l’autorizzazione di Ema e di Aifa ai vaccini bivalenti anti Covid, aggiornati sulle sottovarianti di Omicron, parte ufficialmente la campagna vaccinale d’autunno. Il ministero della Salute ha diramato la circolare che indica chi dovrà sottoporsi al nuovo booster. Ecco allora tutti i dettagli sul tema con le voci degli esperti che hanno commentato le ultime ipotesi sul percorso vaccinale.

Vaccini covid aggiornati: chi deve farli?

Chi dovrà vaccinarsi contro il covid-19? Nella circolare, si legge che i nuovi vaccini anti-covid sono indicati, al momento, per gli over 60 e i fragili che non hanno provveduto a ricevere ancora la quarta dose. Della lista fanno parte anche gli operatori sanitari, ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza. Inoltre, il nuovo booster viene consigliato anche a chi ha più di 12 anni e non ha ricevuto il primo richiamo, terza dose, con qualsiasi altro vaccino tra quelli utilizzati in passato in Italia (AstraZeneca, Janssen, Pfizer-Biontech o Moderna). Per effettuare la nuova vaccinazione bisognerà aspettare almeno 120 giorni dall’ultima somministrazione. I nuovi vaccini dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Scoppia il caos sui vaccini bivalenti 

La confusione nasce dal fatto che entro fine mese o forse prima, dovrebbe essere approvato anche il nuovo vaccino bivalente studiato su Wuhan e Omicron 4-5. Gli italiani, quindi, non sanno cosa fare e qualcuno potrebbe decidere di aspettare direttamente l’arrivo dei nuovi preparati. Il governo, però, ha intenzione di procedere subito con la campagna vaccinale utilizzando il vaccino bivalente valido sia per Omicron 1 che per il ceppo di Wuhan. Potrebbe, quindi, finire prima le scorte del vaccino tarato per Omicron 1 e poi procedere con quello aggiornato contro le nuove varianti.

Costa: “Vacciniamoci con quello che c’è”

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato:

Attualmente non c’è alcun elemento obiettivo che faccia pensare a scenari apocalittici. Chi insiste nel fare previsioni fosche non fa il bene dei cittadini. Dobbiamo invece continuare ad avvicinarci all’obiettivo oramai prossimo della convivenza con il virus, dando meno importanza al numero dei contagi, concentrandoci invece su quello dei ricoveri, che sono in continua discesa. 

Riguardo ai vaccini e alla questione della falsa partenza a causa dell’arrivo imminente dei vaccini bivalenti Costa chiarisce: 

I dati dimostrano che anche i vaccini non aggiornati conferiscono una protezione alta dalle forme gravi di malattia. Poi è normale che la scienza lavori per migliorare l’offerta di antidoti. Ma intanto è bene proteggersi con quello che c’è e che impedisce di farci finire in ospedale.

In quanto a eventuali chiusure e restrizioni il sottosegretario alla Salute continua sulla stessa linea ottimista:

Non credo ce ne saranno come in passato perché ogni decisione è figlia dei suoi tempi e oggi abbiamo varianti più contagiose ma assai meno capaci di generare forme gravi di malattia, dalle quali sono tra l’altro protetti il 90% degli italiani vaccinati.

Insomma, l’impressione è che ancora non ci sia una linea chiara e molto probabilmente con le prossime elezioni si farà chiarezza anche sul tema dei vaccini aggiornati e sui suoi effetti.