La Storia Infinita potrebbe presto tornare in un remake ma la battaglia per i diritti dell’opera si preannuncia molto dura.

La Storia Infinita, il remake conteso

La Storia Infinita è una delle pellicole rimaste nel cuore degli appassionati di cinema fantasy degli anni Ottanta.

Tuttavia, ad eccezione dei due sequel realizzati nel 1990 e nel 1994, con scarso successo di pubblico e critica, la vicenda narrata nel film di culto diretto dal recentemente scomparso Wolfgang Petersen non è più stata adattata né sul grande né sul piccolo schermo.
A quanto pare, però, le cose stanno per cambiare.
Secondo quanto riportato da Deadline, infatti, numerosi studios cinematografici e aziende streaming, statunitensi ed europee, vorrebbero puntare proprio su un nuovo adattamento dell’opera letteraria firmata dallo scrittore tedesco Michael Ende per farne la prossima, grande epopea fantasy, dopo i successi di Game of Thrones e Il Signore degli Anelli. Le offerte ammonterebbero a diversi milioni di dollari sul tavolo della AVA, l’agenzia tedesca che cura gli interessi degli eredi dello scrittore che, però, non ha voluto commentare queste voci.

Adattamenti rimandati più volte

Bisogna ricordare che portare sullo schermo La Storia Infinita non è mai stata impresa facile.
Anche il cult del 1984 non fu esente da critiche da parte dello stesso Ende, che accusò la produzione di essersi discostata eccessivamente dal romanzo, finendo col realizzare “un enorme melodramma commerciale, fatto di kitsch, plastica e peluche”.
A questo si deve aggiungere le grandi difficoltà incontrate da coloro i quali hanno provato, negli anni, a realizzarne un nuovo adattamento. Come quando, per citare l’esempio più importante, la Warner Bros., in collaborazione con la Kennedy/Marshall Company e la Appian Way di Leonardo DiCaprio iniziarono la lavorazione di una nuova pellicola più di dieci anni fa. Operazione interrotta nel 2011, quando Kathleen Kennedy, attuale presidente della Lucasfilm responsabile della saga di Star Wars, indicò proprio nei problemi legati all’assicurarsi i diritti dell’opera la ragione dello stop alla produzione.
Adesso, anche alla luce delle nuove possibilità offerte dal mercato dello streaming, gli eredi di Ende sembra siano meglio disposti nei confronti di una nuova opera audiovisiva, sebbene rimanga da capire quanto controllo intendano avere sull’eventuale lavorazione.

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