Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Vanessa Incontrada: “Giorgia Meloni mi fa molta paura, non amo e non condivido il suo tipo di politica”. E lo ha fatto senza mezzi termini, riferendosi in particolare al discorso tenuto dalla leader di Fratelli d’Italia alla convention di Vox, in Spagna. Non sono mancati, comunque, i cenni alla sua carriera televisiva, da Striscia la Notizia, dove la conduttrice tornerà ad ottobre al fianco di Alessandro Siani, fino a Zelig e al collega Claudio Bisio, che ha definito “un marito mancato”.

Vanessa Incontrada e le dichiarazioni su Giorgia Meloni

Non è la prima volta che Vanessa Incontrada si schiera in fatto di politica: aveva già commentato, qualche mese fa, il discorso tenuto da Giorgia Meloni nel corso della manifestazione di Vox, in Spagna. Ora, in un’intervista rilasciata a Renato Franco per il Corriere della Sera, è tornata all’attacco.

Giorgia Meloni mi fa molta paura, non amo e non condivido il suo tipo di politica. La manifestazione ha cui ha partecipato in Spagna con Vox mi ha scosso molto, perché conosco bene Vox, portavoce di un estremismo di destra per me inconcepibile. Da una donna io mi aspetto libertà, apertura mentale, invece sento discorsi che me la fanno sembrare un politico del 1920. Io credo anche nelle regole, ci devono essere, ma su certi temi – l’aborto, l’inseminazione artificiale, l’adozione, le famiglie che non devono essere per forza uomo-donna – dovremmo essere già avanti, invece percepisco che con un politico come lei retrocediamo. E mi spaventa. Vorrei ascoltare parole di libertà, non solo libertà di parola.

Queste le dichiarazioni della conduttrice, che si discostano molto da quelle che Barbara D’Urso aveva dedicato sempre a Giorgia Meloni qualche giorno fa, definendola “una fuoriclasse”.

Il rapporto con Conti, Siani e Bisio

In attesa delle inevitabili polemiche che le sue parole scateneranno nel mondo del centro-destra, Vanessa Incontrada si è anche concentrata sul fronte lavorativo. Su quello sentimentale e sulla relazione con Rossano Laurini, padre di suo figlio Isal, Incontrada era già tornata, confessando di trovarsi in un periodo di riflessione. Ora i suoi discorsi sono perlopiù sui colleghi Conti, Siani e Bisio. Col primo condividerà tra poco il palco dei Tim Music Awards: una novità per il conduttore, che di solito conduce da solo, ma con cui sembra aver trovato un’ottima alchimia.

Di Carlo Conti mi colpisce la capacità di non tradire mai emozioni, dice sempre che è super tranquillo. Io invece provo sempre l’adrenalina del via, il nervosismo dei primi minuti. Lui sembra impermeabile, è perfetto, molto tecnico, preciso; io cerco di destabilizzarlo con la mia improvvisazione, il gobbo non lo leggo mai. Mi piace mandarlo fuori gioco. Se gli devo trovare un difetto dico che è troppo abbronzato.

Un collega perfetto con cui lavorare in coppia, come del resto Alessandro Siani, anche se Claudio Bisio resta per certi versi l’unico.

Claudio (Bisio, ndr) è proprio un marito mancato. Ci sono cresciuta con lui, tutto quello che so l’ho imparato da lui, abbiamo un rapporto molto intenso, abbiamo vissuto mesi e mesi di lavoro, ci lega un affetto enorme. Professionalmente ha una capacità unica di ascolto – è un dono, mica si impara -, sa essere sempre attento a quello che uno dice, è da lì che arrivano le sue battute. È un improvvisatore nato.

Tanti gli anni passati insieme sul piccolo schermo, per i due, anche se Incontrada confessa di non essersi ancora abituata alla popolarità, ammettendo di sentirsi più a suo agio quando non è al centro dell’attenzione.

Ovvio che facendo questo tipo di lavoro un po’ di egocentrismo devi averlo, ma ci sono diversi modi per essere egocentrici. Io ho scelto una vita molto diversa, ho preferito vivere in un piccolo centro: personalmente mi fa stare più tranquilla sulla mia vita privata, sulla gestione di mio figlio quando viaggio per lavoro; mi piace stare in un ambiente protetto, un posto piccolo, dove conosco tutti. Faccio una vita tranquilla, alle serate di gala non vado perché ci devo essere, ma solo se c’è un motivo preciso. Non bisogna per forza essere onnipresenti.