Nessuno atleta italiano era mai riuscito a conquistare il trofeo del massimo circuito mondiale di atletica, lui – ora – ce l’ha fatta. Stiamo parlando di Gianmarco Tamberi, il quale nella giornata di ieri ha conquistato la Diamond League 2022, dopo il trionfo dello scorso anno. Gimbo – impegnato nella finale di Zurigo di salto in alto – ha dato prova di classe e potenza saltando la misura 2.34 metri che vale anche la sua miglior misura stagionale.
In seconda posizione si è piazzato lo statunitense JuVaughn Harrison – che ha superato la stessa misura ma commettendo un errore in più rispetto a Gimbo – e sul terzo gradino del podio il canadese Django Lovett con 2.27 metri. In un anno solare, il 30enne italiano ha praticamente vinto tutto: dalle Olimpiadi, agli Europei di Monaco di qualche settimana fa, fino all’odierna Diamond League. Ha mancato solo il traguardo del Mondiale di Eugene.
Diamond League 2022, le parole di Tamberi
Al termine della gara, Gimbo messo in piedi il suo solito show inginocchiandosi a Chiara Bontempi – da poco sua moglie – regalandole il bouquet di fiori offerto al trionfatore. Tamberi poche ore più tardi ha commentato sui social, in questa maniera, la vittoria appena arrivata:
L’ho fatto di nuovo!! ???????????? Seconda vittoria consecutiva nella Diamond League e miglior risultato dell’anno!! Cosa potevo chiedere di più dall’ultima gara della stagione??!
A questo punto, la stagione sportiva di Tamberi può dirsi conclusa:
È l’ultimo sforzo. L’anno post olimpico si è confermato un insieme di impegni irrinunciabili e di gare che ho voluto fare a tutti costi per recuperare il tempo perso prima di Tokyo. Non è stato semplice mantenere un livello alto per tutti questi mesi e per i problemi che ho avuto, compreso l’allenatore. Non sarebbe stato corretto focalizzarmi sulla questione allenatore prima dell’ultima gara. Ci penserò da metà ottobre, quando partirà la preparazione per il Mondiale 2023 a Budapest, l’obiettivo numero uno. Al momento valuto due possibili soluzioni, o trovare un altro tecnico o allenarmi da solo, come fa anche Barshim ormai da tre anni. Una cosa è certa: da qui ad agosto 2024, l’estate dell’Europeo a Roma e dell’Olimpiade a Parigi, avrò molti meno impegni e non voglio alcuna distrazione.