L’enoturismo in Italia è in costante crescita e il nostro Paese si conferma tra i più vocati a questa tipologia di turismo. Complessivamente l’enoturismo vale 2,5 miliardi di euro l’anno e sono circa 14 milioni i turisti legati al settore. Per quanto riguarda l’Italia, siamo leader in Europa per prodotti certificati, ben 844 (e ben 526 sono vinicoli). Il vino è il prodotto italiano più esportato all’estero e le esportazioni registrano numeri record, superando per la prima volta quota 7,1 miliardi. Per capire quanto l’enoturismo in Italia sia importante, basta pensare che, dei 28 milioni di italiani in vacanza nell’estate 2022, il 39% ha scelto destinazioni a tema enogastronomico e ha speso un terzo del budget a tavola.
Numeri importanti dunque, che testimoniano l’importanza della Sesta Conferenza mondiale dell’enoturismo, organizzata dall’Unwto (agenzia del turismo dell’Onu), dal ministero del turismo e dall’Enit ad Alba (Cn) dal 19 al 21 settembre.
Enoturismo in Italia, se ne parla ad Alba
Grazie alle circa 25mila cantine aperte al pubblico, l’enoturismo in Italia vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno, con circa 14 milioni di turisti: un italiano su quattro (con una spesa media di 85 euro al giorno, e 160 con il pernottamento). Si tratta inoltre di un comparto che rappresenta un volano per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori e dei borghi, oltre ad incidere in media per il 27% sul fatturato delle aziende vinicole, gli enoturisti incidono in media per il 27% del fatturato, con 9 aziende su 10 che sono attrezzate per offrire accoglienza enoturistica (74% tutto l’anno, 18% alcuni periodi/mesi dell’anno (dati dell’Osservatorio del Turismo del Vino, e dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor).
“Durante la pandemia Unwto ha rilevato che il turismo rurale è la chiave per lo sviluppo sostenibile dei territori del mondo. Questo approccio consente una visione e una modalità di gestione della governance che permettono di raggiungere in maniera chiara e concreta obiettivi di sostenibilità e di innovazione, che è uno dei punti chiave di questa edizione. Un’innovazione non solo nelle esperienze e nella narrazione dell’offerta ma anche nel modo in cui si gestisce e si prepara una destinazione – ha spiegato il direttore Europa di Unwto, Alessandra Priante -. Saranno presenti “oltre 30 speaker da tutto il mondo e otto ministri incluso Garavaglia”.
“E’ importante far sedere assieme i principali attori della strategia politica a discutere di quello che, secondo noi, è sicuramente il segmento traino di una ripartenza vera e concreta, innovativa e sostenibile, del turismo a livello mondiale – ha proseguito il direttore Europa di Unwto -. Una cosa importante che lanceremo quest’anno è un approccio veramente chiaro sulla metodologia della raccolta dei dati per l’enoturismo perché inizia a diventare l’elemento chiave a supporto di iniziative strategiche, come quella che credo si stia per prendere in Italia in maniera assolutamente innovativa, e noi, assieme all’Oev, inizieremo con alcuni Paesi un workshop dedicato proprio per definire questa strategia. Quindi numeri, innovazione, territorio, sostenibilità e sviluppo rurale assolutamente inclusivo, e governance soprattutto di eccellenza come si dimostra oggi qui”.