Ad Alessandria un gruppo di professionisti e soprattutto appassionati di un calcio che fu hanno realizzato un sito internet, glieroidelcalcio.com, che suscita emozioni per chi ama questo sport, soprattutto quello delle cosiddette serie minori. Sfogliando le ricchissime pagine di questa miniera di notizie e di racconti incontriamo una piccola località della Sardegna, Sorso, quindicimila abitanti in provincia di Sassari, che tra l’81 e l’83 partecipò al campionato di serie C e sulla panchina aveva un allenatore con un glorioso passato di calciatore, il brasiliano Amarildo, ottimo fantasista con il carattere un po’ irrequieto.
Proprio per questo motivo un giornale dell’isola titolò “Sorso periferia di Rio”.

Quando Amarildo portò una piccola città della Sardegna in prima pagina

Arrivò sulla panchina dei sardi dopo aver appeso le scarpette al chiodo al termine di una carriera caratterizzata da grandi risultati e qualche squalifica di troppo per il carattere focoso. Amarildo sbarcò in Italia nel 1963, proveniente dal Botafogo, acquistato dal Milan. Nel ‘62 aveva fatto parte del Brasile campione del mondo dove aveva sostituito Pelè. In quattro stagioni con i rossoneri totalizzò 107 presenze e 32 reti, compresa quella della vittoria nella finale di Coppa Italia 1966-1967.


Dal Milan alla Fiorentina dove la sua esperienza risultò determinante nella vittoria dello scudetto ‘68-69. Era la Viola di Bruno Pesaola e Amarildo dette un grosso contributo fornendo invitanti palle gol a Mario Maraschi, il cannoniere della squadra. Dopo gli anni toscani passò alla Roma prima di tornare in Brasile per chiudere la carriera. Ma l’Italia è sempre stata nel suo cuore e pur di tornare accettò la panchina del Sorso, una squadra di serie C, per due anni “periferia di Rio”.

Stefano Bisi