Milano – L’inchiesta sull’incendio del 29 agosto 2021 che ha colpito la Torre dei Moro è terminata. Nel mirino degli indagati sono finite le società che hanno realizzato l’edificio e che hanno avuto a che fare con la posa dei pannelli dei rivestimenti delle facciate altamente infiammabili e due vigili del fuoco. Ora 18 persone sono chiamate a processo e dovranno rispondere di violazione delle normative sulla sicurezza

La ricostruzione dell’incendio alla Torre dei Moro

La Procura ha ricostruito il rogo scoppiato alla Torre dei Moro:

Nel pomeriggio di domenica 29 agosto 2021 un innesco, partito dal balcone di un appartamento del 15° piano della ‘torre’ della via Antonini 32° a Milano, provocava un incendio che nel volgere di pochi minuti coinvolgeva le due facciate dell’edificio, gli interni di buona parte degli appartamenti e le autovetture in sosta nel parcheggio sottostante.

E prosegue:

Condomini e passanti filmavano l’evoluzione dell’incendio, che si caratterizzava per la ultrarapida’propagazione delle fiamme e dei fumi e per la pioggia dei pannelli di rivestimento delle facciate, che, infocati, si staccavano in massa, precipitando verso il basso e proiettandosi a distanze anche di oltre 50 metri.

Cosa ha causato l’incendio?

Le indagini hanno accertato che la rapidità di propagazione dell’incendio è stata favorita dai materiali dei pannelli e dal loro contatto con alti camini’ verticali, presenti sulle due facciate della torre.

Nel suo complesso l’inchiesta ha disvelato scenari inquietanti su violazioni delle normative sulla sicurezza.

Hanno affermato il procuratore Marcello Viola e l’aggiunto Tiziana Siciliano che si occupano del caso.

Alle attività investigative della Procura, “coadiuvata dai consulenti tecnici arch. Roberto Maccabruni e ing. Arnaldo Bagnato”, hanno partecipato i vigili del fuoco del Nia Lombardia (Nucleo Investigativo Anticendi); i vigili del fuoco del Comando provinciale di Milano; i vigili del fuoco del Dipartimento del Ministero degli Interni. E ancora personale della “polizia giudiziaria del VI Dipartimento della Procura della Repubblica”, polizia locale di Milano, agenti del Commissariato di polizia di Scalo Romana di Milano e la GdF di Osimo.