La California è il primo Stato Usa a promulgare il Fast Recovery Act, ossia il decreto che alza il salario minimo dei dipendenti nelle catene di fast food americane da 15 a 22 euro/ora. La misura si applica ai franchising con più di 100 sedi sparse sul territorio statunitense e arriva in una fase storica dove il mondo dei pasti veloci si sta avvicinando al mondo dei sindacati.
Usa, la California aumenta di 7 dollari il salario minimo orario
Nonostante il termine ultimo per l’approvazione del decreto fosse il 30 settembre prossimo la California formalizza senza indugi il Fast Recovery Act, il disegno di legge che aumenterà il salario minimo dei lavoratori che operano nel settore dei fast food. Una scelta simbolica che ha coinciso con il Labor Day, una ricorrenza grossomodo paragonabile alla Festa dei Lavoratori italiana del primo maggio.
L’incremento orario di 7 dollari, ora sono 22 lordi, è la ciliegina sulla torta di un nuovo meccanismo di tutela per i dipendenti che riguarderà anche gli standard orari. Il firmatario del provvedimento è Gavin Newsom, governatore della California, e nel comunicato ufficiale si leggono anche altre novità che sono state mal accolte dagli imprenditori e dalle associazioni di settore. Si istituisce infatti un Fast Food Council, organismo composto da una decina di membri che sarà deputato a verificare il rispetto della legge:
Il Fast Food Council avrà il compito di vigilare e migliorare le condizioni di lavoro, nonché di tutelare la sicurezza degli impiegati, stabilire standard minimi a livello di settore su salari, orari di lavoro e altre condizioni. Le aziende di fast food hanno tratto profitto durante la pandemia, mentre mezzo milione di lavoratori dei fast food della California sono stati duramente colpiti e non aiutati adeguatamente.
Estratto dal comunicato del Fast Recovery Act
Queste invece le parole di Gavin Newsom alla presentazione della riforma.
“Il passaggio di oggi dà ai lavoratori dell’industria dei fast-food una voce più forte e un posto al tavolo per fissare stipendi e standard di salute nell’industria. Sono orgoglioso di firmare questo atto nel Labour Day, quando paghiamo omaggio ai lavoratori che fanno andare avanti il nostro stato, mentre noi costruiamo un’economia più forte e inclusiva per tutti i californiani”.
Ma è polemica con imprenditori e franchising
Immediata la polemica dei big del settore, benché in molti si siano difesi sostenendo di non essere contrari all’aumento del salario minimo in sé. Joe Erlinger, presidente di McDonald’s Usa, non le ha mandate a dire:
Trovo il Fast Recovery Act una norma ipocrita e mal concepita, che interessa solo alcuni settori e che impone un aumento dei costi da ripercuotere sui clienti. Creare un Consiglio significa non solo ostacolare le aziende interessate dalla legge, ma anche i lavoratori delle aziende escluse
Joe Erlinger, presidente di McDonald’s Usa
Come Ceo dell’International Franchise Association definirei la legge come “discriminatoria” perché colpisce solo i modelli di business in franchise, specialmente i più piccoli. Prepariamoci ad aumento dei prezzi generalizzato del 20%
Matthew Haller, presidente e CEO dell’Ifa