Giornata transitoria in vista delle elezioni politiche 2022, con Giuseppe Conte che ha toccato diversi temi. Il leader del Movimento 5 Stelle, ha aperto la serata commentando l’endorsement arrivato da Donald Trump:

Io non sono stato fedele neppure a Draghi, sono solo fedele ai cittadini italiani: che nessuno si permetta di diffamare me e il Movimento. Se Trump dice che Conte è una brava persona ovviamente conferma quello che dicono tanti cittadini italiani. Se Trump dice che l’Italia e gli Stati Uniti hanno collaborato bene duranti i mie governi, va benissimo. Quello che non è accettabile è che un giornalista si avventuri in un insulto diffamatorio e dica che questo sarebbe collegato a una mia presunta fedeltà nei confronti di Trump. Quel giornalista di Repubblica si becca la prima querela della mia vita.

Elezioni 2022, le parole di Giuseppe Conte: “Vi spiego il dissidio con la strategia di Draghi”

L’ex premier ha quindi parlato della situazione politica italiana, con diverse alleanze che si sono chiuse nelle scorse settimane:

Letta ha deciso di fare di noi un capro espiatorio ma gli italiani non sono così sprovveduti. Noi abbiamo la nostra agenda, abbiamo incalzato Draghi, e continueremo a perseguirla. Letta ha deciso di abbracciare Calenda, Renzi, Gelmini, Carfagna, Di Maio, Tabacci e più soggetti politici possibili, pur di non abbracciare noi. Benissimo, siamo orgogliosamente da soli, vedremo il popolo democratico chi premierà.

Conte ha quindi continuato in questa maniera:

Il dissidio con la strategia di Draghi in politica estera, sta nel fatto che noi abbiamo sposato completamente l’agenda di Washington, ma noi dobbiamo consapevolmente afferrare che gli interessi strategici dell’Unione europea non sempre coincidono quelli degli Stati Uniti. Dobbiamo dirlo con chiarezza, e non significa essere anti-atlantisti.

Conte sulle sanzioni alla Russia: “Noi mai stati ambigui”

C’è tempo anche per commentare ai microfoni di LA7, le manovre sanzionatore da parte dell’Unione Europea nei confronti della Russia:

Sulle sanzioni alla Russia non abbiamo mai avuto ambiguità e incertezze: sono stato favorevole dall’inizio, anche sull’inasprimento. Ci stanno facendo molto male ma, a differenza di quel che dice Salvini, ritengo che vadano mantenute, è una questione di principio. Non possiamo tornare indietro, ma guardo in faccia la realtà. Le sanzioni non stanno piegando l’economia russa.

Quindi, un riassunto sul programma politico del Movimento 5 Stelle:

Ho un obiettivo, garantire ai nostri elettori che realizzeremo il nostro programma. Alla luce dell’esperienza maturata saremo ancora più duri e inflessibili. Non vedo proprio la possibilità che noi ci si possa accomodare come stanno invocando Letta, Calenda e altri, in un governo di salute pubblica. Non confondiamo l’emergenza economica con l’emergenza politica, la politica deve tornare e assumersi la responsabilità di migliorare la società, non fare accozzaglie. Come è possibile prefigurare un lavoro insieme con questi vertici del Pd, che ogni giorno parlano di un’Agenda Draghi, dopo che Draghi ha spiegato che non esiste. Abbracciano un metodo Draghi quando Draghi stesso, salvo prova contraria, ha detto che non è disponibile. Ma poi, questo metodo Draghi… Vogliamo uomo solo al comando? Che anche nel prossimo quinquennio un rappresentante delle istituzioni bancarie e finanziarie governi l’Italia non confrontandosi con le altre forze politiche? Siamo in una democrazia parlamentare, non facciamo di un’eccezione e di un’emergenza la regola della democrazia parlamentare. Attenzione.