Giorno dopo giorno, la “strana coppia” Renzi-Calenda vede salire il consenso per il Terzo polo puntando su un concetto semplice: all’Italia serve che si va vada avanti sull’agenda Draghi, perche’ ha “ridato credibilita’ al Paese”. E l’unico voto davvero utile e quello all’unica forza che, con un buon risultato, puòùimpedire la nascita di un governo sia di centrosinistra che, soprattutto, di centrodestra. Una comunione di intenti in grado di sanare anche le recenti tensioni fra i due leader, come sottolineato a piu’ riprese dallo stesso Calenda: “Non e’ che con Matteo Renzi siamo amici” ma la politica la si fa con chi “condivide quello che dici e noi siamo stati gli unici” a continuare a “sostenere” l’agenda Draghi e l’idea che si debba andare avanti su quella strada. Questo perchè “un governo di larghe intese” è la soluzione “più sicura per il Paese” in vista di una crisi “geopolitica e sociale mai vista”.
Il modo per andare avanti con Draghi lo ha chiarito Matteo Renzi, convinto che se il Terzo polo dovesse raggiungere “il 10 per cento” sarebbe “piu’ facile bloccare il governo Meloni e fare il governo Draghi”. Di certo, secondo il leader di Italia viva, “andremo meglio di quello che dicono i sondaggi” tanto che “Calenda punta alla doppia cifra”. Nessun pronostico dall’interessato: “Incrociamo le dita” ma “stiamo facendo discorsi di buonsenso”. L’obiettivo e’ parlare ai moderati ed erodere voti a Forza Italia più che al Pd: “Berlusconi sta facendo una campagna elettorale piena di promesse ma credo che gli elettori siano stanchi: dovrebbero chiedersi perche'” in alcuni sondaggi il Terzo polo “ha superato Forza Italia”. Concetto ribadito anche da Renzi: “Berlusconi sa bene che noi andremo meglio di lui alle elezioni. La nostra lista sarà più forte di quella di Forza Italia”. Altra problematica da affrontare è quella nei confronti del Partito democratico. “Non è mio interesse distruggere il Pd” ma sta facendo una campagna elettorale “aggressiva”. Più netto Matteo Renzi, secondo cui il partito di cui è stato segretario “ha smarrito se stesso, ha smarrito la sua anima” ed oggi potrebbe anche chiamarsi “Movimento 5 stelle”. Un voto ai democratici guidati da Enrico Letta, la chiosa di Renzi, più che inutile è “dannoso”.