Dopo circa una settimana di perlustrazioni attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica, sotto il controllo delle Nazioni Unite) ha diramato un comunicato il cui riassunto è inequivocabile:
L’attuale situazione è insostenibile.
Nota da comunicato Aiea
L’Aiea invita Russia e Ucraina a fermare i bombardamenti a Zaporizhzhia
L’Aiea ha ufficialmente concluso l’ispezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, bombardata ripetutamente dalle milizie ucraine e da quelle russe in un continuo rimpallo di responsabilità. Il riassunto dei sei giorni faticosamente ottenuti dal negoziato tra Russia e Nazioni Unite è contenuto nelle 52 pagine del dossier pubblicato online:
L’ispezione ha osservato danni in diverse zone causati dai bombardamenti legati al conflitto con danni significativi vicino agli edifici del reattore. Gli esperti hanno inoltre notato che sono stati eseguiti alcuni lavori di riparazione in punti precedentemente colpiti dai raid missilistici. È la prima volta che un conflitto militare si è svolto nei pressi di una centrale nucleare di queste dimensioni.
Estratto dal report Aiea
Poi arriva la parte più “dura” del comunicato:
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) chiede ufficialmente l’istituzione di una zona di sicurezza per prevenire un incidente nucleare di enormi proporzioni alla centrale di Zaporizhzhia. Servono misure provvisorie urgenti in attesa della fine del conflitto e del ristabilimento di condizioni stabili, già adesso si notano vare violazioni dei principi di sicurezza nucleare.
Estratto dal report Aiea
In questo senso, l’Onu si sarebbe quindi detta pronta a collaborare per “garantire la preparazione per rispondere in modo efficace a qualsiasi emergenza nucleare o radiologica dentro e fuori il sito perché è di fondamentale importanza nelle circostanze attuali che minacciano costantemente la sicurezza dell’impianto”. In attesa di capire se le forze russe, peraltro, concederanno un intervento da parte della comunità internazionale. Per ora, tutto è ancora fermo.