In arrivo 5 nuovi presidi Slow Food in Puglia: entrano infatti a far parte delle produzioni tutelate da Slow Food il pane di Monte Sant’Angelo (Foggia), la focaccia a libro di Sammichele di Bari, il confetto riccio di Francavilla Fontana (Brindisi), il colombino di Manduria (Taranto) e la capra jonica originaria della penisola salentina.
I cinque nuovi presidi Slow Food in Puglia erano già inclusi nell’Arca del Gusto, cioè nel catalogo dell’associazione che racchiude elementi della gastronomia e della cultura a rischio scomparsa. Lo ha annunciato la stessa Slow Food, spiegando che con il riconoscimento a presìdi, nascono veri e propri progetti di salvaguardia e promozione.
Nuovi presidi Slow Food in Puglia: la presenza a Terra Madre
I nuovi presidi Slow Food in Puglia saranno presentati a Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino dal 22 al 26 settembre. Presso lo stand della Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, nei cinque giorni di evento si alterneranno presentazioni, degustazioni, tavole rotonde, attività didattiche e promozionali, tra cui l’appuntamento di sabato 24 settembre alle 11.30, l’occasione per conoscere e assaggiare i quattro prodotti da forno e il formaggio caprino da capra jonica. Al colombino di Manduria e al confetto riccio di Francavilla Fontana è invece dedicato il laboratorio ospitato nell’area “RegenerActions” di giovedì 22 alle 12,30.
Slow Food ha spiegato che il recente ingresso dei cinque nuovi presìdi è frutto di un lungo lavoro, che in Puglia ha portato allo sviluppo di una task force di cui fanno parte anche due biologi, due veterinari e due agronomi. “Abbiamo studiato i prodotti e ne abbiamo proposti 16 all’amministrazione regionale che, attraverso l’assessorato all’Agricoltura, ne ha scelti subito cinque” ha spiegato l’agronomo e membro della task force presìdi in Puglia, Felice Suma, sottolineando che “siamo però già al lavoro per i prossimi”.
Sempre a Terra Madre Salone del Gusto 2022, nello spazio della Regione Lazio, verrà presentata ufficialmente anche la Mosciarella, la castagna dei monti Prenestini che viene essiccata nelle tradizionali casette nei boschi delle comunità di Capranica Prenestina e di San Vito Romano, diventata presìdio pochi giorni fa.