I funerali di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso il 29 luglio scorso in una strada del centro di Civitanova Marche, slitteranno presumibilmente al 17 o al 18 settembre. Il consolato italiano in Nigeria ha concesso il via libera definitivo ai fratelli della vittima, i quali potranno entrare nel nostro Paese a partire da sabato prossimo. Lo ha riferito l’avvocato Francesco Mantella, che assiste legalmente Charity, la vedova di Alika.

Un fermo immagine tratto da un video mostra il momento dell’aggressione ad Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso a colpi di di stampella in pieno centro a Civitanova Marche il 29 luglio 2022

I funerali di Alika Ogorchukwu il 17 o 18 settembre

Il rito si dovrebbe svolgere nel chiostro di San Domenico, a San Severino Marche, anche se ad oggi manca il ‘nulla osta’ definitivo delle autorità competenti. Ad uccidere Alika Ogorchukwu è stato il 32enne salernitano Filippo Ferlazzo, in carcere a Montacuto (Ancona) con le accuse di omicidio volontario e rapina. Alcuni filmati e i testimoni presenti in Corso Umberto I all’ora dell’omicidio hanno permesso agli inquirenti di ricostruire tutte le fasi che hanno portato all’omicidio. Alika che chiede l’elemosina a Ferlazzo e alla sua compagna, lui che lo insegue per un breve tratto di strada e quando lo raggiunge colpisce prima con la stampella che l’ambulante utilizzava per i postumi di un incidente e poi lo finisce a mani nude quando sono entrambi a terra. La procura di Macerata ha chiesto per Ferlazzo una perizia psichiatrica con l’incidente probatorio, in modo da cristallizzare la capacità di intendere e di volere dell’indagato al momento dell’aggressione. L’esito chiarirà se l’uomo potrà affrontare un processo e se sia socialmente pericoloso.

La moglie di Alika, Charity Oriakhi, durante il corteo partito dallo stadio di Civitanova Marche per un’iniziativa di solidarietà alla famiglia del venditore ambulante nigeriano ucciso in strada.

Alika, funerali con canti tipici nigeriani

La moglie di Alika aveva manifestato la volontà di fare una cerimonia all’aperto, per accompagnare l’ultimo saluto al marito con canti tipici della Nigeria a cui prenderà parte la comunità nigeriana delle Marche.