Ecobonus collettori solari, cos’è e come ottenerlo.
Si tratta di una misura confermata dalla Legge di Bilancio 2022, che rientra tra le detrazioni fiscali, destinate a favorire l’installazione di impianti solari.
Questo tipo di dispositivi, differisce dal pannello fotovoltaico perché, mentre quest’ultimo trasforma le radiazioni solari in elettricità, gli impianti di solare termico o collettori solari, permettono di convertire la forza del calore ed utilizzarla per il riscaldamento dell’acqua nelle abitazioni.
Per l’installazione, si potrà usufruire dell’Ecobonus collettori solari. Ecco tutti i requisiti per usufruirne e le spesse ammesse.
Ecobonus collettori solari, cos’è e come usufruirne
Oltre all’impianto fotovoltaico, per sfruttare i raggi del Sole si possono installare anche i pannelli per gli impianti di solare termico, o collettori solari.
Talvolta anche questi ultimi, vengono erroneamente definiti pannelli fotovoltaici ma come già anticipato, la loro funzione è ben differente.
Esistono tre tipi di misure, varate per avvantaggiarne l’installazione, la prima delle quali è il Bonus Ristrutturazione, che prevede un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, ed è in particolare, una detrazione fiscale del 50% in dieci anni, o cessione del credito o sconto in fattura del 50%, che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.
La seconda agevolazione è il Superbonus 110, si tratta della detrazione fiscale in cinque rate annuali, o sconto in fattura del 100% dell’importo o credito di imposta, con tutte le condizioni di interventi “trainanti” e miglioramento di almeno due classi energetiche.
Infine l’Ecobonus collettori solari è una detrazione fiscale del 65%, sconto in fattura o cessione del credito, che permette il recupero del 65% della spesa in 10 anni. Questo misura, già esistente, è stata adesso prorogata fino al 31 dicembre 2024, per una spesa massima di 60mila euro per unità immobiliare.
Il bonus, copre anche le spese di fornitura e posa in opera delle apparecchiature e dell’impianto oltre alle spese di manodopera professionale e di documentazione tecnica.
Il bonus per l’installazione dei collettori solari può essere richiesto anche in caso di nuove installazioni, ed è riconosciuto per i collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria ad uso domestico o industriale, per piscine, strutture sportive, istituti scolasti, università o case di ricovero e cura.
Tutti i requisiti per ottenere il bonus
Per beneficiare di questo contributo, vi sono dei requisiti da rispettare.
Ecco quali sono:
- garanzia di almeno 5 anni dei collettori solari termici e dei bollitori impiegati;
- garanzia di almeno 2 anni per accessori e componenti elettrici ed elettronici;
- la Certificazione Solar Keymark per i collettori solari termici;
- l’installazione dell’impianto deve essere eseguita in conformità ai manuali di installazione dei componenti; devono essere rispettate le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e sicurezza.
L’ecobonus 65%, inoltre, può essere richiesto da persone fisiche, tra cui anche esercenti di arti e professioni, titolari di un diritto reale sull’immobile, come comodatari, inquilini o usufruttuari, condomini per gli interventi sulle parti comuni, titolari di reddito di impresa, come persone fisiche, società di persone o di capitali, associazioni di professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, Istituti autonomi per le case popolari o con stessa finalità sociale, cooperative di abitazione.
Per quanto riguarda i beneficiari, possono essere inclusi tra questi anche i familiari conviventi e il/la convivente more uxorio, purché abbiano partecipato alle spese sugli immobili, non ad uso strumentale o commerciale.
L’ecobonus collettori solari, scadrà il 31 dicembre 2024, e potrà essere richiesto entro e non oltre 90 giorni dalla data di fine lavori, attraverso la compilazione e l’invio della scheda descrittiva dell’intervento all’Enea.
Successivamente occorrerà allegare alla domanda dell’Ecobonus i seguenti documenti: il titolo edilizio, l’asseverazione del tecnico abilitato, le fatture delle spese sostenute, i bonifici parlanti dei pagamenti effettuati, le schede tecniche, la documentazione inviata all’ENEA, la ricevuta della documentazione inviata all’ENEA