Riforma pensioni 2023 ultima ora
Riforma pensioni 2023 ultima ora. A fine anno terminerà l’esperienza di Quota 102 e senza una misura in materia nel 2023 tornerebbe in vigore la legge Fornero. Tutti i partiti hanno visioni molto diverse su come superare lo scoglio. La Lega (ma anche sindacati e SI-Verdi) propongono Quota 41. FdI è orientata a una flessibilità in uscita con ricambio generazionale. Pd e Terzo polo vorrebbero uno schema con possibilità di pensione a 63 anni di ma vincolata al metodo contributivo.
Bilancio Quota 100
È tempo di bilanci per Quota 100. A tre anni dalla sua entrata in vigore, l’Inps ha tracciato un primo quadro sui pensionamenti avvenuti in questo regime. Al 31 dicembre 2021, le domande ricevute dall’ente previdenziale hanno toccato quota 482mila. Di queste, poco meno di 380mila sono state accolte (il 79% del totale), 39mila risultano giacenti (8% del totale) e 63mila sono invece state respinte (13%). Nello specifico, sono in tutto 379.860 gli italiani andati in pensione con Quota 100. In prevalenza, emerge dall’analisi, si tratta di uomini: più dei due terzi è di genere maschile. La gestione di liquidazione proviene dal lavoro subordinato privato per il 49% dei casi, dal lavoro dipendente pubblico nel 31% e dal lavoro autonomo per circa il 20%. Guardando all’anno di decorrenza, il 40% è entrato in questo regime nel suo anno di debutto, il 2019. I numeri sono andati poi a calare, fissandosi al 30% nel 2020, al 29% nel 2021 e all’1% dopo il 2021.
Quota 41 è l’unica alternativa alla legge Fornero.
Forse qualcuno non si rendo conto che le nuove generazioni che iniziano a lavorare intorno dai 28 ai 3o anni con questa situzaione e i tipi di contratto in essere in pensione non ci andranno mai.
Ma chi come me, lavora dal 1981 cosa si deve aspettare? ho 56 anni, quanto devo ancora pagare per andare in pensione? 40 anni di lavoro a prescindere dall’età non sono sufficienti