É successo a Verbania, in provincia di Torino. Una donna di 54 anni, è stata rimandata a casa dal pronto soccorso tre volte nonostante lamentasse forti mal di testa. I dottori le avevano consigliato solo di assumere Tachipirina per alleviare i sintomi. Durante la terza visita in ospedale, il marito della paziente ha chiamato i carabinieri per ottenere esami più approfonditi. Quest’ultimi, effettuati al San Raffaele di Milano, hanno rivelato la presenza di un tumore al cervello.
La vicenda raccontata dal marito
É il marito di Alessandra Taddei, Francesco Costa a raccontare questo grave caso di malasanità:
Sento una tenaglia che mi stringe qua, mi ripeteva mia moglie mentre indicava le tempie. Aveva un forte mal di testa. Siamo andati tre volte in pronto soccorso al Dea di Verbania. La terza volta ho chiamato anche i carabinieri, a quel punto dovevano pensare che o ero fuori di testa o disperato. Io ero disperato, quantomeno la terza volta avrebbero dovuto approfondire con esami più specifici. Mia moglie aveva un grosso tumore al cervello ed è stata mandata a casa con diagnosi di cefalea e paracetamolo.
E ha aggiunto:
Sono deluso da questa sanità e mi chiedo come farò a tornare in pronto soccorso, dove mi sono sentito umiliato oltre che non ascoltato. Non ho presentato denuncia, mia moglie non si sarebbe salvata, ma avrei avuto le risposte immediate ai nostri dubbi e non avrebbe dovuto soffrire dei giorni in più, finché siamo andati al San Raffaele di Milano.
Dopo le prime due visite al pronto soccorso rivelatesi inutili, il marito ha deciso di chiedere esami approfonditi:
Era la terza volta che tornavamo così chiesi di approfondire con esami diagnostici. Loro rimandarono al 25 settembre, quando già avevamo appuntamento per una risonanza magnetica dopo esserci rivolti a un neurologo. Così ho deciso di andare dai carabinieri a Intra che mi hanno ascoltato, quasi piangevo nel raccontare quanto stava succedendo. Sua moglie è stata poi dimessa nel tardo pomeriggio, dall’ospedale è uscita in sedia a rotelle.
L’amara scoperta
Il giorno dopo, il marito ha portato la moglie al San Raffaele di Milano.
È entrata in codice arancione. Le hanno fatto esami e Tac, alle 18 il medico mi ha spiegato che avevano trovato una massa voluminosa che premeva contro il cervello. Era il tumore.
Racconta Francesco.
Nei giorni successivi Taddei è stata sottoposta all’operazione, poi le radioterapie ma il tumore è tornato, una lotta lunga, fino al 20 agosto, quando Francesca si è spenta.
Ancora oggi, il marito si chiede perché nessuno, vedendo che era un caso sospetto, non abbia mandato sua moglie a Domodossola o Novara dove c’è la neurologia.