Guerra in Ucraina – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di “ammirare il coraggio dei cittadini del Donbass che difendono le loro repubbliche”, aggiungendo che essi “combattono meglio di un esercito professionale”.
Guerra in Ucraina, Putin: “Tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti per colpa di Kiev”
Le tensioni nel Donbass, secondo il Cremlino, sono la conseguenza diretta delle attività ucraine:
La tragedia nel Donbass è il risultato delle attività del regime nazionalista e neonazista che nel 2014 ha preso il potere con la forza a Kiev e poi ha dato il via alle ostilità nel Donbass.
E ha aggiunto:
Tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti a causa della posizione del regime di Kiev.
Inoltre, il presidente russo ha assicurato che la Russia continuerà la cooperazione internazionale per la riduzione degli armamenti e nei settori dell’ambiente e della ricerca spaziale.
Le autorità ucraine hanno dichiarato che l’esercito russo ha fissato per l’occupazione dell’intero Donbass la data limite del 15 settembre, ma è altamente improbabile che la possa rispettare, come ha affermato il ministero della Difesa britannico. Il mancato rispetto delle scadenze prefissate complicherà ulteriormente gli sforzi del Cremlino di organizzare fittizi ‘referendum’ nella regione.
Kiev critica la missione Aiea: “Servono tecnici per valutare la sicurezza”
Kiev non ha ancora ricevuto dati sulla situazione dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia in termini di circuiti di raffreddamento o di sicurezza del personale. A sottolinearlo, criticando la missione Aiea nella centrale ucraina, è stato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, per il quale più che un intervento volto al mantenimento della pace servirebbe “una valutazione di ingegneria nucleare” dell’impianto. Podolyak ha spiegato:
Gli esperti che devono ispezionare la centrale devono conoscere la fisica nucleare e le tecnologie ingegneristiche e devono affiancare il personale dell’impianto
E ha aggiunto:
Al momento sul posto ci sono militari russi che non comprendono ciò che sta accadendo. I rischi non sono stati valutati correttamente. E ci sono diversi nostri lavoratori che hanno bisogno di un qualche tipo di protezione: avere accanto esponenti della comunità internazionale.
Podolyak ha però approvato l’iniziativa Aiea di rendere permanente la presenza di propri rappresentanti nella centrale, un fatto – ha osservato, secondo quanto riporta l’agenzia Unian – che può garantire maggiore protezione ai tecnici dell’impianto.
Crisi del gas, Mosca chiede sospensione delle sanzioni
Per quanto riguarda il tema legato alla fornitura del gas, da Mosca fanno sapere che la propria posizione è sì contrattabile ma ad una sola condizione: la sospensione delle sanzioni dai Paesi dell’Occidente. È quanto si evince dall’ultimissima dichiarazione dal Cremlino del portavoce Dmitri Peskov. Alla domanda sul legame tra la sospensione delle forniture e le sanzioni, Peskov ha affermato:
Certamente, sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità.
La Russia sospende il referendum sull’annessione di Kherson
Il capo dell’amministrazione di occupazione russa a Kherson, Kiril Stremooussov, alla televisione pubblica russa Rossiya 1 ha dichiarato:
Eravamo pronti per il voto, volevamo organizzare il referemdum presto, ma a causa degli eventi in corso credo che per il momento faremo una pausa per quanto riguarda il referendum per l’annessione alla Russia.