Torna a far paura la poliomielite. Credevamo che fosse debellata la malattia che colpisce il sistema nervoso e può causare una paralisi ma non è così. La presenza del virus della poliomielite nelle acque reflue di New York “è un campanello d’allarme per tutti noi. Tutti coloro che non sono vaccinati, o i cui figli hanno saltato le vaccinazioni programmate, dovrebbero cercare la vaccinazione il prima possibile”. A lanciare l’allarme è stato il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge.

Per Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova “eravamo a un passo dall’eradicazione della polio, ma i recenti casi rappresentano un campanello d’allarme. Chi non si è o non ha vaccinato i propri figli dovrebbe farlo. Ignoranza, malafede e disinformazione rischiano di farci tornare indietro di 70 anni…davvero incredibile”. La diffusione della poliomielite aveva raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. In Italia, nel 1958, furono registrati oltre 8mila casi. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre in Italia è stato notificato nel 1982.

Lo scienziato americano preparò il vaccino a Siena

Il vaccino venne studiato anche in Italia, a Siena, dall’americano Albert Sabin. Nel settembre del 1959, mentre sta per scegliere un laboratorio nel quale produrre il suo vaccino, visita la Sclavo, nella città del Palio. E’ questo l’inizio di una collaborazione che diverrà fondamentale nella lotta contro la poliomielite. Lo scienziato rimarrà colpito dall’efficienza dell’azienda farmaceutica e dal suo manager Antonio Cinotti e pure dalla città che lo premierà con il Mangia, il simbolo della riconoscenza civica. Diventerà contradaiolo dell’Oca, il rione di cui Cinotti è capitano.
Sabin non volle brevettare il suo vaccino: “Tanti insistevano perché lo facessi ma non ho voluto. E’ il mio regalo a tutti i bambini del mondo”. Genio scientifico ed etica. Un dovere ricordarlo mentre riprende la battaglia contro la poliomielite.

Stefano Bisi