Come ampiamente prevedibile, la notizia che Gazprom non riaprirà il gasdotto Nord Stream 1 alla data pattuita scatena un forte rimbalzo alla Borsa di Amsterdam: l’indice Ttf fa schizzare il prezzo del gas a 275 euro/MWh. Ecco tutti i dettagli.

Prezzo del gas, tutti gli effetti della chiusura russa di Nord Stream 1

Può essere una settimana chiave per l’economia energetica mondiale, l’apertura registra un nuovo aumento esponenziale del prezzo del gas a 275 euro/MWh: venerdì aveva chiuso in ribasso a quota 214 grazie alle rassicurazioni del Cremlino sulla riapertura di Nord Stream 1 a partire da sabato. Così non è stato, anzi, la Russia ha preannunciato l’inizio di una “grande tempesta globale” che significa in maniera ufficiale il punto di non ritorno verso l’indipendenza energetica dell’Europa.

Le giornate di giovedì 8 e venerdì 9 settembre sono da circoletto rosso: nel primo caso è attesa la decisione della Bce sul nuovo rialzo dei tassi d’interesse, mentre il giorno successivo è prevista la riunione a Bruxelles tra i ministri dell’Energia Ue. E se il gas aumenta anche il petrolio riprende a salire dopo una lenta e costante discesa: oggi l’Opec, di cui la Russia è membro fondatore, valuterà gli effetti di una possibile introduzione al price cap anche sull’oro nero. In tal senso, si fa largo l’ipotesi di una riduzione dell’offerta per far salire il prezzo oltre la soglia dei 100 dollari al barile, tuttavia Mosca ha bisogno di compensare i mancati introiti del gas proprio con il suo bene complementare.

Pesanti le ripercussioni sui mercati azionari: il Ftse Mib di Piazza Affari apre a -2,3%, il DAX di Francoforte a -2,65%, il CAC di Parigi a -2,09%. Anche il cambio euro/dollaro era scivolato sotto quota 0,99 prima di risalire una soglia limite che non veniva raggiunta dalla sua introduzione nel 2002.