Sempre più spesso si sente parlare di digiuno intermittente e di star, come Fiorello ad esempio, che hanno seguito questa pratica per dimagrire e ritrovare la forma perduta. Ma che cos’è il digiuno intermittente, come funziona e quali sono i benefici?

Innanzitutto bisogna chiarire che il digiuno intermittente non è una dieta, bensì un modello alimentare durante il quale ci si astiene dall’assumere cibo per un periodo di tempo che, solitamente, dura tra le 12 e le 40 ore.  Non ci sono indicazioni su quali cibi mangiare e in che quantità, ma solo su quando assumere gli alimenti.

Si tratta di uno dei metodi di dimagrimento più efficaci ma anche più complessi da seguire, che consiste nel ritagliarsi un lasso di tempo con durata tale da modificare il metabolismo ormonale e l’equilibrio calorico generale

Come funziona il digiuno intermittente quindi? Durante il digiuno sono ammessi solo acqua, caffè non zuccherato altre bevande senza calorie: assolutamente vietati cibi solidi o bevande contenenti calorie (come succhi di frutta o bevande zuccherine).

Digiuno intermittente come funziona: i modelli

Digiuno intermittente come funziona? Non esiste un’unica tipologia di digiuno, ma è possibile scegliere tra diversi modelli, in base alle esigenze della vita di ogni giorno o alla predisposizione personale.

  • digiuno intermittente 16/8: la giornata si divide in due, 8 ore durante le è possibile alimentarsi e 16 di digiuno.
  • digiuno intermittente 14/10: prevede un digiuno di 14 ore, con 10 ore rimanenti per mangiare. A seconda di come lo si imposta, si salta la colazione o la cena.
  • metodo 5:2: questo piano prevede di mangiare normalmente e non limitare le calorie per cinque giorni alla settimana, mentre negli altri due giorni è necessario ridurre l’apporto calorico a un quarto del proprio fabbisogno giornaliero.
  • schema a giorni alterni: per due giorni consecutivi a settimana l’apporto calorico ammesso non deve superare le 500 o 600 calorie, mentre nelle giornate restanti non ci sono particolari regole da seguire.
  • schema Eat Stop Eat: si mangia un giorno sì e uno no, ma solo per una o massimo due volte alla settimana.

I benefici

Come funziona il digiuno intermittente nel nostro corpo? Le cellule, private del loro nutrimento nei periodi di digiuno, cercano grasso immagazzinato da usare come fonte di energia, mettendo l’organismo in condizione di attaccare l’adipe in eccesso e incidere sul metabolismo.

Inoltre, questo modello alimentare è in grado di stimolare l’azione di alcuni ormoni che consentono di bruciare i grassi, come l’ormone della crescita e la stessa insulina. Oltre a stabilizzare i livelli di quest’ultima, il digiuno alternato influisce sulla produzione di cortisolo e incrementa la capacità dell’organismo di resistere a vari tipi di stress, migliorando l’aspettativa di vita. Quindi il digiuno intermittente:

  • Può migliorare numerosi fattori di rischio per le malattie cardiache, In particolare i livelli di colesterolo e trigliceridi, la pressione sanguigna e i marcatori infiammatori.
  • Quando digiuniamo, i livelli di insulina diminuiscono e l’HGH, l’ormone della crescita umano, aumenta. Le cellule avviano anche importanti processi di riparazione cellulare come la rimozione del materiale di scarto dalle cellule.
  • Può ridurre il danno ossidativo e l’infiammazione nel corpo con benefici contro l’invecchiamento e lo sviluppo di alcune malattie
  • Il digiuno intermittente può avere benefici per la salute del cervello da non sottovalutare. Ad esempio, può aumentare la crescita di nuovi neuroni e proteggere l’organo da eventuali danni
  • Può ridurre la resistenza all’insulina e abbassare i livelli di zucchero nel sangue, soprattutto nel sesso maschile.

Controindicazioni

Come funziona il digiuno intermittente? Può dare effetti collaterali? Diciamo che per gli adulti in ottimo stato di salute gli eventuali effetti collaterali che si possono riscontrare sono al massimo nausea, senso di stanchezza, spossatezza, giramenti di testa dovuti al processo di chetosi, controllabile bevendo uno o due bicchieri di acqua.

La pratica del digiuno intermittente, invece, è sconsigliata per i soggetti che soffrono di anemia, diabete, ipertensione, disturbi alimentari; quando si assumono farmaci con continuità; in stato di allattamento o gravidanza, perché potrebbe intaccare la salute di madre e figlio; e nel periodo della crescita. È indispensabile, inoltre, che abbia un inizio e una fine, perché se dovesse continuare oltre il tempo prefissato, potrebbe portare a condizioni di malnutrizione, mettendo a dura prova il benessere quotidiano dell’individuo sano.

digiuno intermittente come funziona