Il lancio di Merge farà crollare Bitcoin, è questo quanto emerge dalle ultime previsioni, cosa che, indubbiamente, non piacerà ai fan e possessori del coin. Una discesa che, in realtà, è già iniziata, ancora prima del lancio e che ha già favorito Ethereum.
Che fine farà Bitcoin?
I risultati delle ultimissime settimane, secondo alcuni esperti, potrebbero essere il sintomo di un possibile “crollo” di BTC entro fine 2022. In particolare, il ricercatore Kyle McDonald, intervistato da CoinDeskTV, ha spiegato che il prezzo di Bitcoin potrebbe “collassare“ nelle prossime settimane. Questo potrebbe avvenire anche per le norme, sempre più stringenti che i vari stati e le organizzazioni stanno imponendo al coin. Le motivazioni sono principalmente ambientali, ma anche le notizie riguardanti Merge stanno facendo il loro corso.
Secondo McDonald, infatti, il passaggio di Ethereum al Proof-of-Stake potrebbe “aprire gli occhi” agli investitori e ai regolatori, convincendoli che i meccanismi di validazione Proof-of-Work siano anacronistici e troppo dispendiosi in termini energetici, oltre che con delle ricadute ecologiche troppo gravi per non essere considerate. In altre parole, se The Merge dovesse avvenire senza successo, McDonald prevede un fuggi-fuggi dalle criptovalute basate su sistemi PoW tra gli investitori.
In uno scenario simile, la prima valuta a essere colpita sarà Bitcoin: la principale criptovaluta sul mercato, infatti, è un token “orgogliosamente” basato sul Proof-of-Work, dal momento che non sembrano esserci previsioni per il passaggio della blockchain BTC ad altri sistemi di consenso, come invece sta per avvenire per Ethereum.