Torna in voga la tematica relativa alla sepoltura dei feti abortiti. In tal senso, infatti, Fratelli d’Italia ha presentato nuovamente una proposta per la collocazione di questi ultimi all’interno dei cosiddetti cimiteri dei bambini mai nati.

Due anni fa una donna, dopo aver abortito, aveva scoperto che il feto di quello che sarebbe diventato il suo bambino era stato seppellito presso il cimitero Flaminio di Roma a sua insaputa, all’interno di un’area gestita da associazioni cattoliche e pro vita.

Sul luogo della sepoltura, inoltre, era stato inciso il nome ed il cognome della donna su una croce di legno.

Sepoltura feti abortiti: le dichiarazioni del membro di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo

Su questa tematica relativa alla sepoltura all’interno dei cimiteri dei bimbi mai nati è tornato a parlare l’esponente di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, il quale è candidato nella regione Veneto in vista delle prossime elezioni politiche che si terranno il prossimo 25 settembre.

Luca De Carlo, nello specifico, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante un’intervista a Tpi:

Se sembra normale che una vita venga smaltita come un rifiuto speciale, a me no. Io credo che sia vita pure sotto le 28 settimane.

Una donna che decide per ‘x’ motivi, forzata, di interrompere la gravidanza, avrà il diritto di poterlo fare, ma il feto avrà il diritto di essere seppellito”.

Le polemiche sulla proposta di Fratelli d’Italia

Luca De Carlo ha presentato tempo fa un disegno di legge insieme a Isabella Rauti e Lucio Malan riguardo le “Disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati”.

Questa proposta non è stata approvata dalla Commissione permanente Igiene e sanità, perciò i membri di Fratelli d’Italia hanno deciso di presentarla nuovamente in seguito alla formazione del nuovo governo.

In merito a questa proposta, vari esponenti dei partiti politici appartenenti al Centrosinista hanno espresso il loro giudizio riguardo il disegno di legge presentato da FdI.

Ecco, perciò, alcuni commenti a riguardo:

Enrico Letta: “Atteggiamento aggressivo nei confronti delle donne”.

Chiara Gribaudo: “Una proposta oscurantista”

Ilaria Donatio: “Autoritarismo, misoginia e pensiero retrogrado”.

Mario Perantoni: “Giorgia Meloni vuole un’Italia chiusa, oppressiva, pericolosa soprattutto per le donne e le nuove generazioni“.

Sepoltura feti abortiti: la nota congiunta dei senatori di FdI in risposta ai “pesanti attacchi di vari esponenti della sinistra”

Ecco la nota congiunta pubblicata dai senatori di Fratelli d’Italia:

“Risultano incomprensibili le ragioni dei pesanti attacchi di vari esponenti della sinistra al disegno di legge che estende le disposizioni per collocare in modo dignitoso e anonimo i feti abortiti.

La libertà di scelta della donna non viene in alcun modo limitata, coerentemente con il programma di Fratelli d’Italia che prevede la piena attuazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione di gravidanza e non la sua abolizione, come alcuni avversari falsamente affermano.

Anzi, ci sarà una migliore tutela. Oggi, tranne nei casi già regolati dalla legge, la donna, e con lei il padre del concepito, non può sapere che cosa avviene del feto, sia che lo voglia sia che non lo richieda. Con il disegno di legge in linea generale lo potrà sapere, nella piena garanzia del rispetto all’anonimato o a usi impropri di quei resti.

Peraltro, già oggi l’articolo 50 del regolamento di polizia mortuaria approvato nel 1990 prevede che nei cimiteri ‘devono essere ricevuti quando non venga richiesta altra destinazione i nati morti ed i prodotti del concepimento’ come precisato in altro articolo.

In realtà, qualcuno sembra spaventato dall’idea che una donna, dopo aver considerato la possibilità di abortire, per qualsiasi motivo decida invece di portare a termine la gravidanza.

Ma questo è chiaramente contemplato dalla legge 194, di cui dicono sempre ‘non si tocca’, a cominciare dall’articolo 1, che parla di ‘tutela della vita umana dal suo inizio’ e specifica che ‘l’interruzione della gravidanza non è mezzo per il controllo delle nascite‘, e dall’articolo 2 che assegna ai consultori anche il compito di aiutare la donna ‘a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza’.

Come anche in altre circostanze, sembra che anche qui la sinistra voglia trasformare il diritto in obbligo”.

Sepoltura feti abortiti: cosa cambierebbe con l’approvazione della proposta di FdI

“Qualora il genitore, i genitori o i parenti fino al secondo grado non provvedano o non richiedano la sepoltura entro 15 giorni, l’inumazione, la tumulazione o la cremazione è disposta, a spese dell’unità sanitaria locale competente per territorio, in un’area cimiteriale dedicata o nel campo di sepoltura dei bambini del territorio comunale in cui è ubicata la struttura sanitaria.

A tali fini i feti sono riposti in una cassetta, secondo dove è indicata la data in cui è avvenuta la procedura di revisione strumentale o farmacologica della cavità uterina”.