Aboubakar Soumahoro ha presentano la propria candidatura alla Camera per l’alleanza Verdi-Sinistra al Tempio del futuro perduto, uno dei luoghi simbolo dell’autogestione milanese. Il sindacalista di origine ivoriana, fondatore della Lega dei braccianti, insieme a Ilaria Cucchi è il volto simbolo scelto da Sinistra Italiana ed Europa verde per queste elezioni.

La candidatura di Aboubakar Soumahoro

Aboubakar Soumahoro nutre una speranza, quella di “trasformarsi nella speranza degli ultimi, dei non rappresentati”. Il sindacalista afferma:

La mia candidatura è all’insegna del noi affinché le persone invisibilizzate e dimenticate che come me conoscono l’usura del duro lavoro, il logoramento della povertà assoluta e l’umiliazione delle leggi discriminanti, possano ambire ad arrivare al timone del nostro Paese. 

E aggiunge:

L’impresa non è semplice, ma riuscire a portare in Parlamento un po’ di eletti con la stessa impostazione culturale è già più semplice: basterà superare la soglia del 3 per cento e i sondaggi dicono che la lista vale tra il 3 e il 4,5 per cento.

La risposta di Soumahoro alle critiche 

A chi da sinistra contesta l’alleanza con il Pd, Soumahoro risponde che la scelta è anche “l’effetto di una legge elettorale da cambiare e che allontana ancora di più i cittadini dalla politica”. In collegamento da Bruxelles, l’europarlamentare e co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi afferma:

Bisogna tenere di conto le regole del gioco, non c’è un programma di coalizione ma di lista. E a noi serve peso elettorale per incidere di più.

Le proposte di Vedi-Sinistra

Tra le proposte dei Rossoverdi c’è la “Patente del Cibo”, una misura che ha lo scopo di garantire ai consumatori un cibo eticamente sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, delle lavoratrici della terra e dell’intera filiera del cibo. 

Poi ci sono: “il salario minimo legale” e il reddito di esistenza, due misure necessarie “in un mondo del lavoro in costante mutamento che porta con sé vecchie e nuove sfide, prime tra tutte la precarietà e le basse retribuzioni”, come spiega il sindacalista.

Soumahoro definisce la proposta dei rossoverdi una “politica dei desideri al posto dell’odio”, quello dei blocchi navali, della discriminazione e dell’esclusione sociale. E dichiara:

Nessuno si illude di poter vincere le elezioni, a sinistra; ma riuscire a imporre una propria rappresentanza parlamentare, questo sì. Almeno come primo passo.