Dopo l’evento che gli è stato annullato al Moo-Kuna Festival di Cipressa, a Imperia, un altro concerto è stato vietato al trapper siciliano Niko Pandetta.

Questa volta l’artista si sarebbe dovuto esibire a Poggio Mirteto, ma il Questore di Rieti Mauro Fabozzi ha vietato il concerto che era in programma per motivi di ordine e di sicurezza pubblica.

L’evento avrebbe dovuto avere luogo il prossimo 10 settembre e a quest’ultimo avrebbero dovuto partecipare anche altri dj e avrebbero assistito all’incirca mille spettatori.

Però, in questa situazione si è messa in mezzo l’associazione Libera, la quale ha puntato il dito contro l’artista siciliano per aver dedicato la sua canzone intitolata “Dedicata a te” a suo zio, il boss catanese Salvatore Cappello che si trova recluso al 41bis dal 1993.

Per questa scelta del Questore di Rieti, ora, l’organizzazione ha dovuto annullare l’intero evento musicale.

Ecco qual è stata la reazione ed il messaggio che Niko Pandetta ha pubblicato con un post all’interno del proprio profilo Instagram.

Altro concerto vietato a Niko Pandetta, le parole del trapper siciliano sui social network: “Ora sono un cantante, non un mafioso”

Altro concerto vietato, dunque, per il trapper siciliano Niko Pandetta, che oltre a non poter cantare ad Imperia, adesso non potrà farlo neanche a Rieti.

Il questore di Rieti, infatti, ha vietato all’artista siciliano di potersi esibire il 10 settembre a Poggio Mirteto per motivi di ordine di sicurezza pubblica.

In seguito a questa decisione è arrivata puntuale la presa di posizione da parte di Niko Pandetta. Ecco, dunque, il post che ha pubblicato il trapper siciliano all’interno del suo profilo Instagram:

Io non sono a favore della mafia e non sono contro lo Stato e la legalità. Nei testi racconto il mio disagio personale e la mia storia che non ho mai nascosto dietro veli di ipocrisia.

Io ero un criminale, non un mafioso. Ora sono un cantante, non un mafioso.

Mentre discutete di quanto io sia mafioso e cercate di impedirmi di lavorare, io faccio parlare i miei sacrifici: Pistole nella Fendi è disco d’oro.

Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato al progetto e tutti i fan che mi sostengono sempre e comunque. Quando smetterete di combattere una guerra che non esiste e aprirete gli occhi chiamatemi”.

Il Questore di Rieti vieta il concerto di Poggio Mirteto: sotto accusa i testi delle canzoni del trapper siciliano

Il Questore di Rieti ha decido di vietare il concerto di Niko Pandetta che si sarebbe dovuto tenere il 10 settembre a Poggio Mirteto, dopo le criticità emerse dalla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto.

I testi delle sue canzoni fanno esplicito riferimento, esaltandole, ad azioni criminose e contesti delinquenziali, tipici di organizzazioni criminali di stampo mafioso e che lo hanno anche reso destinatario del cosiddetto Daspo Willy, per la durata di un anno, a causa di un episodio avvenuto a Catania lo scorso mese di aprile.

Da qui lo stop al concerto, sia per la carenza della documentazione necessaria per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e delle relative autorizzazioni della Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli, sia perché l’area prescelta, un centro sportivo, è adibita esclusivamente a manifestazioni sportive e non musicali.

Inevitabili le gravi ripercussioni per l’ordine e la sicurezza pubblica in una piccola cittadina non abituata a gestire la presenza di simili personaggi ed a messaggi fuorvianti e fortemente diseducativi”.

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