Cristiano Ronaldo è stato al centro del mercato estivo ancora prima che la sessione iniziasse. Le voci del suo addio al Manchester United, Ten Hag che lo considera ancora parte del progetto, e poi i vari accostamenti ad Atletico Madrid, Bayern Monaco, Roma, Sporting Lisbona, Paris Saint-Germain, Chelsea e Napoli. È stata un’estate avvincente ma anche difficile, tanto che lo stesso Ronaldo qualche tempo fa ha annunciato un’intervista in cui rivelerà tutta la verità su ciò che è successo. Dici Cristiano Ronaldo, dici notizia. Si è parlato tanto della sua situazione, soprattutto perché il desiderio dell’attaccante era quello di disputare la Champions League e tutti credevano che, in un modo o nell’altro, il portoghese ce l’avrebbe fatta, chiudendo per il trasferimento in un altro club. Ma allo scoccare della fine del mercato, Ronaldo non ha firmato nessun nuovo contratto. È ancora un giocatore del Manchester United. Ma non è più la prima scelta.
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— Cristiano Ronaldo (@Cristiano) August 27, 2022
Ronaldo e le trattative del mercato estivo
Il mercato di Ronaldo è stato, quest’anno, un capitolo a parte. Per il peso specifico del giocatore si poteva immaginare, anche perché il suo ritorno al Manchester United non è stato così roseo come da previsioni. Il campione portoghese ha segnato 18 gol in 30 presenze in Premier League, ha fatto il solito show in Champions League firmando 6 gol in 7 presenze, eppure quel sesto posto in campionato non è proprio riuscito a digerirlo. Quel sesto posto significava rimaner fuori dalla competizione europea più prestigiosa, dove Ronaldo si sente a casa, e dove è riuscito a infrangere qualsiasi tipo di record. Le prime voci a luglio: “Cristiano Ronaldo chiede di essere ceduto”. Si alza un polverone mediatico che lo travolge. Prima Ten Hag nega tutto, dichiara che il portoghese è ancora un calciatore dei Red Devils, ma le voci sul mercato si fanno sempre più insistenti.
Da lì sono partite le associazioni a vari club, alcuni tra i più importanti a livello europeo, che avessero almeno una caratteristica: la partecipazione alla prossima Champions League. Il procuratore di Ronaldo, Jorge Mendes, si è messo in moto per trovargli una nuova sistemazione. I primi a muoversi per chiedere informazioni sono stati il Napoli, il Bayern Monaco e il Chelsea, per poi fare tutte quante dietrofront. Si è parlato di PSG, del ritorno romantico allo Sporting Lisbona, e anche della Roma. A un certo punto sembrava vicino persino all’Atletico Madrid, con i tifosi che già protestavano. Nelle ultime settimane prima della chiusura del mercato, Ronaldo è stato nuovamente accostato al Napoli. I 25 milioni di euro di stipendio attualmente percepiti hanno sicuramente frenato la trattativa, in cui sembrava essere incluso anche il cartellino di Osimhen, che avrebbe compiuto il percorso inverso. Nonostante la smentita di Spalletti, le voci continuavano a girare. Il mancato arrivo è stato reso ufficiale alle ore 20:00 del 1° settembre, alla chiusura del mercato: Ronaldo è ancora un calciatore del Manchester United.
Ronaldo resta allo United… da riserva
Ronaldo non è riuscito a ottenere ciò che voleva: il trasferimento in un club che potesse competere per la Champions League. Al Manchester United potrà partecipare solo all’Europa League… forse. Il portoghese, dopo alcuni comportamenti scorretti e le discussioni con Ten Hag, sembra che non sarà più l’attaccante titolare dei Red Devils. La presenza altalenante nei match pre season lo avevano anticipato, e anche in campionato Ronaldo fatica a trovare spazio. Nelle prime 5 di Premier League, il portoghese è stato in campo per tutti i 90′ solo contro il Brentford, subentrando a gara in corso nelle altre 4, contro Brighton, Liverpool, Southampton e Leicester. Nessun gol, nessun assist e un ruolo marginale: Ronaldo, per Ten Hag, non è più l’insostituibile campione che eravamo abituati a vedere.