Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati in crisi, le parole dell’attrice: “Vorrei almeno una carezza, lasciarci è una cosa che forse farebbe meglio a Giovanni che a me”

Durante l’intervista rilasciata al settimanale Oggi, Stefania Sandrelli ha parlato della malattia di suo marito, Giovanni Soldati, e del loro rapporto d’amore che è in profonda crisi.

In particolare, l’attrice lamenta di non ricevere mai alcun gesto di “affetto” o “una carezza” dal marito, rivelando di amarlo ancora, nonostante tutto.

Ecco quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate da Stefania Sandrelli al settimanale Oggi:

Si è ammalato, ha avuto bisogno di aiuto. Io non potevo non esserci. Non potevo.

Forse ora è giusto farlo, giusto per me. Mi fa bene. Giovanni è stato male, una malattia gli ha reso difficile camminare e lo ha costretto a un lungo ricovero. Vederlo così sofferente mi ha molto infragilito. Ma non è solo questo.

Quando si è ammalato eravamo da tempo stanchi l’uno dell’altra. Io ero distratta da altre persone, lui probabilmente pure. Ci sentivamo obbligati a vivere insieme. Gli ultimi anni con lui sono stati anni di rinunce. All’affetto. A una carezza.

Quando l’ho visto uscire dall’ospedale ero felice che tornasse da me. Contro tutto e contro tutti, compresi i miei figli, che mi dicevano che nulla sarebbe cambiato.

Non mi dà quest’impressione, neanche adesso. Forse è qui perché ha solo me. E io ho solo lui. Vorrei almeno una carezza.

È un uomo onesto. Non finge, mai… La confidenza che c’è con lui non ce l’ho con nessuno. Forse si è stancato di una donna troppo impegnativa, di essere l’uomo della Sandrelli. Ma non posso farci niente, non posso viverla come una colpa… E poi accanto alla Sandrelli c’è Stefania. C’è sempre stata.

Lasciarci è una cosa che forse farebbe meglio a Giovanni che a me. Io lo rivorrei con me, sempre, sempre”.

Arrivati al termine dell’intervista di Stefania Sandrelli alla giornalista del settimanale Oggi, Giovanni Soldati è entrato nella stanza per salutare Fiamma Tinelli.

Il marito della Sandrelli cammina con un bastone, ma non ha perso il suo sorriso ed il suo fare scherzoso, confidando alla giornalista che il merito della loro bella casa lo deve tutto a Stefania, dal momento che è lei che ha buongusto.

In quel momento Stefania Sandrelli chiede una carezza al marito, che di tutta risposta le dà un “goffo buffetto sulla guancia”, spiegando e giustificandosi in questo modo con la giornalista:

Non sono bravo, lo so. Ma io questa donna la amo moltissimo”.

Stefania Sandrelli parla del suo lavoro: “La mia vita professionale sta per finire”

Prima di parlare della sua vita privata e del rapporto che ha con suo marito Giovanni Soldati, Stefania Sandrelli ha parlato della sua vita lavorativa, dichiarando che “la sua vita professionale sta per finire”.

L’attrice, infatti, è tra le protagoniste della Mostra del cinema di Venezia con il film “Acqua e Anice” di Corrado Ceron, per il quale è pronta a ricevere il Premio Bianchi, si è detta soddisfatta della sua esperienza professionale e della sua carriera in generale.

Ecco quali sono state le dichiarazioni che Stefania Sandrelli ha rilasciato durante l’intervista al settimanale Oggi, riguardo la propria vita lavorativa:

“Ho fatto più di cento film, televisione, teatro, ho diretto un’opera. Girare ‘Acqua e Anice’ mi è piaciuto immensamente, ma la mia vita professionale sta per finire.

Se mi dispiace? Ma no, ho dato tanto, ho fatto tanto… Sono serena. Mi preoccupa altro. Se smetto di lavorare il mio tenore di vita cambierà”.

Dopodiché, l’attrice continua parlando delle problematiche che potrebbe scaturire riguardo le difficoltà economiche di quando abbandonerà le riprese e denunciando il fatto che le donne nel mondo del cinema prendono di meno rispetto agli uomini:

Sono sempre stata pagata poco, come tutte le attrici. Lo denuncio da sempre che a noi danno la metà di quel che prendono gli uomini. E poi non ho mai fatto un film per soldi, manco La Chiave, per cui mi diedero solo 50 milioni.

Il denaro non mi è mai interessato: è venuto, è andato. Smettendo di lavorare dovrei accettare dei cambiamenti. Questa casa…”