Accadde oggi, 2 settembre 31 a.C.: la battaglia di Azio. Questa storica battaglia navale concluse la guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio, alleato del regno tolemaico d’Egitto di Cleopatra. La scontro venne vinto dalla flotta di Ottaviano guidata con abilità da Marco Vipsanio Agrippa.

Accadde oggi, 2 settembre 31 a.C.: la battaglia di Azio

Il successo di Ottaviano fu favorito soprattutto dalla scarsa decisione di Marco Antonio, il quale, mentre l’esito della battaglia era ancora incerto, si fece convincere da Cleopatra a rinunciare al combattimento e a fuggire con il tesoro dell’esercito verso l’Egitto con una parte delle navi.

I motivi della vittoria di Ottaviano e i fatti successivi

La resa della flotta di Marco Antonio e Cleopatra fu favorita dalla voce circolata fra i soldati che Ottaviano prometteva salva la vita e terre in Italia a chi avesse consegnato le armi. In effetti i vinti furono graziati e vennero fatti sbarcare in Italia dove poi furono abbandonati a se stessi e infine si ribellarono. Ottaviano spedì il fedele Agrippa a stroncare la rivolta, mentre lui rimase ad Azio, dove fece ingrandire e abbellire il tempio di Apollo Actius istituendo i giochi quinquennali dei Ludi Actiaci, oltre ad organizzare l’inseguimento di Antonio.

Una rivolta da sedare

Dall’Italia riferirono a Ottaviano che per sedare i tumulti erano necessari i rinforzi e la sua presenza. Sbarcato a Brindisi si aspettava di dover ancora combattere mentre venne invece accolto da una delegazione di senatori che lo informarono della vittoria contro i rivoltosi e della nomina a console per il quarto anno consecutivo. Poté quindi partire a caccia del rivale Marco Antonio (nella foto: una scena del film “Gli amori di Cleopatra” del 1953).

Marco Antonio e Cleopatra

La vicenda di Marco Antonio e Cleopatra ebbe risvolti grotteschi quando Marco Antonio raggiunse la regina d’Egitto in mare aperto e fu da questa ignorato. Si può quindi affermare che il condottiero romano non si riprese più dalla delusione e dall’umiliazione subite che successivamente lo spinsero al suicidio. Quando Ottaviano entrò vincitore ad Alessandria, Cleopatra tentò di sedurlo, così come aveva già fatto con Giulio Cesare e Marco Antonio, ma Ottaviano non cedette. A quel punto, la regina d’Egitto, secondo la leggenda, si uccise facendosi mordere da un aspide al seno.