Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha tenuto questa mattina un’informativa durante il Consiglio dei Ministri per spiegare la sua strategia di contenimento dei consumi e dei costi di luce e gas.
Riscaldamento a 19 gradi e per meno tempo
Mattinata di lavoro per Roberto Cingolani, che ha presentato al Consiglio dei Ministri il suo piano di contrasto al caro energia su luce e gas. Vediamo nel dettaglio i contenuti.
L’obiettivo principale è ridurre il consumo, dunque la domanda, di gas e, se verrà confermato, il decreto entrerà in vigore dal primo ottobre. Il primo accorgimento, ampiamente previsto alla vigilia, riguarda l’abbassamento di un grado della temperatura: si scende a 19 gradi e, novità dell’ultimo minuto, si tiene acceso il riscaldamento per un’ora in meno. Il provvedimento coinvolge sia le strutture pubbliche che quelle private, allo studio l’ipotesi di spegnere anticipatamente i riscaldamenti già a fine febbraio. Fonti governative parlano di misure strettamente legate allo scenario energetico che l’Italia dovrà fronteggiare nella stagione più fredda: Cingolani avrebbe ipotizzato tre possibili alternative.
Al tempo stesso si può già dedurre cosa manca all’interno del decreto che dovrebbe essere firmato la prossima settimana. Niente taglio all’illuminazione commerciale dei negozi e niente ricorso allo smart working nel settore pubblico, scuola inclusa.
Cingolani: “Stoccaggi di gas all’82%”
I numeri: 2,7 miliardi di metri cubi di gas l’obiettivo minimo da raggiungere anche solo tramite poche azioni quotidiane individuali. Le stime parlano invece di 7 miliardi di metri cubi da tagliare per essere assolutamente certi di “sopravvivere” alla stagione invernale nell’ipotesi peggiore, quella di taglio delle forniture immediato. Attualmente gli stoccaggi di gas si attestano all’82%, ricordiamo che la soglia dichiarata dall’Ue è pari al 90% entro fine anno.
Anche il ministro Luigi Di Maio, che da tempo si batte sulla questione price cap, svela in anticipo i retroscena del decreto:
La prossima settimana in Cdm arriverà il decreto bollette per calmierare l’aumento dei prezzi dell’elettricità. Un intervento immediato a sostegno delle famiglie ma serve accelerare per strappare all’Europa la promessa di un tetto massimo al prezzo del gas per fermare le speculazioni russe
Come Impegno Civico, inoltre, proponiamo il decreto taglia bollette: per tutte le imprese lo Stato dovrà pagare l’80% delle bollette. O lo facciamo oppure molte imprese saranno costrette a licenziare o chiudere
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri