L’uovo di Balut è un un piatto tradizionale della cucina filippina e sembra essere squisito ma ci vuole buon senso per evitare sciocche tragedie. Se il benessere di ognuno di noi passa anche da una corretta alimentazione (e lo dimostra quest’articolo su cosa mangiare a Ferragosto), e quindi dalla tavola e da una dieta equilibrata, è vero anche che ci si può rimettere la vita se si sbagliano certe scelte (o le si affrettano). Lo dimostra quel che è accaduto ad un quarantenne con questa leccornia asiatica che è un uovo fecondato bollito nel guscio con embrione all’interno. Ecco cosa è accaduto.
Cos’è l’uovo di Balut
Non è molto noto dalle nostre parti ma l’uovo di Balut è un tipico piatto filippino. Secondo gli esperti di cucina etnica:
“Il Balut è un piatto tipico in diversi paesi del Sud-Est asiatico, in particolare nelle Filippine, in Cambogia e nel Vietnam. Anzi, diciamo pure che il filippino medio lo reputa semplicemente delizioso. Si tratta di un uovo di anatra o di gallina fecondato e fatto bollire nel suo stesso guscio poco prima della schiusa, quando l’embrione è quasi completamente formato.
Tra le proprietà del Balut c’è che è un cibo molto nutriente, alimento base per chi lavora fino a tardi la notte o comunque fa le ore piccole. È considerato anche afrodisiaco, di conseguenza è assai facile trovarlo presso i venditori ambulanti nei quartieri dedicati al divertimento e al piacere. Se fino a qualche tempo fa era identificato come un piatto povero, adesso ha fatto il suo ingresso nell’alta cucina e nei ristoranti di lusso.”
Uovo di Balut, la dinamica dell’incidente
Nell’ospedale San Paolo di Milano è arrivato un uomo di quant’anni che che aveva ingoiato un uovo di Balut intero. L’alta temperatura dell’acqua con cui si prepara il piatto ha troppo calcificato lo scheletro dell’embrione e l’uovo, ingerito intero, è rimasto incastrato nell’esofago cervicale. Un evento che poteva essere fatale per il mal capitato ed ingenuo astante. Secondo la cronaca:
“Il paziente è giunto in pronto soccorso di notte in gravi condizioni, che hanno reso necessario un intervento d’urgenza mai eseguito prima. Dopo l’analisi del caso, l’équipe di Endoscopia digestiva, diretta dal dottor Luca De Luca, in collaborazione con il team di Chirurgia robotica, diretto dal prof. Paolo Pietro Bianchi, e con il team di Anestesia e rianimazione, guidato da Davide Chiumello, ha deciso di intervenire attraverso l’utilizzo del robot chirurgico, essendo complessa la rimozione per via endoscopica.”
Tecnicamente, per salvare l’uomo dall’uovo di Balut, è stata eseguita una frammentazione endoscopica del corpo estraneo sotto guida assistita del robot, spingendo l’uovo nella cavità gastrica e liberando in tal modo l’esofago cervicale. Il tutto è stato gestito senza alcuna incisione chirurgica, mantenendo così l’integrità totale dell’esofago. L’operazione è stata un successo tanto che il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni di osservazione e ora godei di ottime condizioni di salute.