Gli avvocati dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno cercato di minimizzare la scoperta da parte del governo federale di documenti altamente riservati all’interno della sua villa in Florida.
Trump nascondeva documenti Top Secret a Mar-a-Lago
I documenti top secret stati trovati dall’FBI durante un raid nella tenuta Mar-a-Lago l’8 agosto come parte di un’indagine per verificare se il signor Trump avesse preso documenti riservati dalla Casa Bianca. Gli avvocati di Trump hanno dichiarato:
L’idea che i documenti presidenziali contengano informazioni sensibili non avrebbe mai dovuto essere motivo di allarme.
Il team di legali ha anche attaccato il Dipartimento di Giustizia per aver effettuato la ricerca, affermando che Trump era coinvolto in un “dare e avere” con gli archivi nazionali degli Stati Uniti sulla restituzione dei documenti presidenziali all’epoca che era “standard”.
Trump avrebbe provato a nascondere i documenti
Oltre a rilasciare la foto di diversi documenti riservati, alcuni dei quali contrassegnati come “top secret”, sparsi sul pavimento, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti afferma di aver scoperto gli sforzi per ostacolare le sue indagini sul ritrovamento di documenti riservati a la tenuta di Mar-a-Lago dell’ex presidente.
Un documento del dipartimento afferma che “i documenti del governo sono stati probabilmente nascosti o rimossi” da un magazzino anche dopo che i rappresentanti di Trump avevano detto ai funzionari di aver perquisito a fondo la proprietà.
L’indagine sull’ostruzione non significa necessariamente che Trump o chiunque altro dovrà affrontare accuse, ma potrebbe rappresentare la minaccia legale più diretta per l’ex presidente e coloro che lo aiutano.
Le accuse contro Trump slittano a novembre
Stando ad alcune fonti, è probabile che il dipartimento di Giustizia Usa aspetti fino a dopo le elezioni di Midterm a novembre per annunciare eventuali accuse contro Trump sia in relazione alla perquisizione nella sua residenza in Florida, sia rispetto all’altra indagine sul tentativo di ribaltare i risultati del voto del 2020.