Ultime ore di vacanza a Palermo per Sergio Mattarella, che dal primo settembre ricomincerà a lavorare in presenza al Quirinale, con un’agenda però modificata dalla situazione politica e dunque rarefatta, rispetto agli anni passati, per la volontà di non intervenire in alcun modo nella campagna elettorale in corso. Tanto più che sono già scoppiate polemiche sul possibile ruolo del capo dello stato a partire dal 26 settembre: quindi meglio non surriscaldare ulteriormente la situazione.

Per tutto il periodo preelettorale, il presidente si atterrà a uno dei dogmi che hanno caratterizzato il suo primo mandato: mai intervenire in campagna elettorale, e soprattutto non farsi tirare per la giacchetta, cosa che chi lo conosce bene ha smesso di fare perché ben sa che è del tutto inutile. La dottrina Mattarella, infatti, sperimentata nella gestione di ben quattro crisi di governo e quattro formazioni di nuovi esecutivi, ha alcuni paletti ben saldi e impossibili da dribblare: la Costituzione, i numeri parlamentari e i trattati internazionali.

Tre sono i capisaldi del Quirinale: un programma concordato tra i partiti che intendono governare il paese; che tale programma sia rispettoso della costituzione e della storica collocazione internazionale del Paese, Usa ed Europa in primis (in un contesto di guerra come quello attuale impossibile tollerare sbandate filorusse o filocinesi come accaduto in passato) e che ci sia una maggioranza parlamentare piena sia alla Camera che al Senato.

Di sicuro al Colle non nutrono riserve nei confronti di Giorgia Meloni premier, diversamente da quanto arzigogolato da alcuni osservatori mentre qualche perplessità potrebbe esserci su un eventuale ritorno di Matteo Salvini al Viminale perplessità dovuta ai rapporti tra la Lega del capitano leghista e il partito di Vladimir Putin. Il Ministero degli Interni gestisce infatti dossier molto delicati e documenti riservatissimi attinenti la sicurezza nazionale.

Sergio Mattarella dovrà farà molta attenzione ai nomi che andranno a ricoprire le caselle alla guida dei dicasteri fondamentali, Difesa, Esteri, Interno ed Economia. Ma da qui a quando le due camere eleggeranno i presidenti (dal 13 ottobre) e inizieranno poi le consultazioni del Colle per la scelta del Presidente del Consiglio molta acqua sarà passata sotto i ponti. Sia in Italia che all’estero.