I colossi della telefonia, Nokia ed Ericsson abbandonano la Russia e lo faranno entro la fine del 2022. Il CEO di Nokia: “Semplicemente non vediamo alcuna possibilità di continuare nel paese date le circostanze attuali”. 2.000 dipendenti trasferiti. Huawei invece per ora rimarrà in Russia.
Ancora una volta i colossi del mondo tech lanciano un segnale ben chiaro nei confronti della Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, infatti, dopo la conferma dell’uscita dal mercato russo da parte di IBM, questa volta sono Nokia ed Ericsson ad annunciare che abbandonano il Paese e hanno deciso di farlo entro la fine del 2022.
I due giganti delle telecomunicazioni avevano già sospeso e ridimensionato le loro rispettive operazioni in Russia poco dopo l’inizio del conflitto, ma non hanno continuato a colpire il paese con sanzioni più ampie prima di aiutare i loro dipendenti a trovare lavoro in altri mercati. Lo scorso Aprile, poi, entrambe le aziende hanno dichiarato alla stampa di voler abbandonare completamente il mercato russo in un futuro più o meno prossimo, giunto proprio in questi giorni.
Un portavoce di Ericsson ha confermato la decisione dell’azienda di abbandonare la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina dichiarando: “Abbandoneremo gradualmente le attività commerciali in Russia non appena completeremo i nostri obblighi con i clienti”. Dalla stessa fonte si apprende che Ericsson ha attualmente 400 dipendenti in Russia, che riceveranno adeguate forme di “supporto finanziario”. Gran parte di questi dipendenti, tuttavia, era già in congedo retribuito prima della decisione di abbandonare il paese.
Anche Nokia intende proseguire sulla stessa strada in conformità alle sanzioni internazionali e le altre restrizioni comminate alla Russia. Nokia ha aggiunto che prevede di chiudere la maggior parte delle sue attività nel paese entro la fine dell’anno e che “manterrà una presenza formale fino al completamento della chiusura legale”. Le due aziende forniscono tecnologie e dispositivi alla base del funzionamento della rete di telecomunicazione cellulare in tutta la Russia.
Nokia ed Ericsson abbandonano la Russia: Huawei rimane l’unico fornitore nel Paese
Ericsson, azienda con sede principale in Svezia e Nokia nata in Finlandia appartengono ai due paesi che hanno aderito alla NATO all’indomani dell’invasione dell’Ucraina e quindi già ai ferri corti con la Russia.
Chi dovrebbe restare nel paese, invece, sembra essere Huawei, il quotidiano russo Kommersant ha, infatti, fatto sapere che Huawei rimane l’unico dei tre principali fornitori di tecnologie di rete mobile a non aver annunciato il suo ritiro dalla Russia.
Lo stesso quotidiano russo aggiunge che il fornitore statale Rostec produrrà gli apparati necessari per le telecomunicazioni nazionali nell’ottica di supportare gli operatori mobili che in precedenza facevano affidamento ai fornitori occidentali.
In questi mesi sono centinaia le compagnie straniere che stanno tagliando i legami con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 Febbraio e dopo le sanzioni occidentali attuate contro Mosca sebbene diversi settori, comprese le telecomunicazioni, siano stati esentati da alcune sanzioni per motivi umanitari o correlati, alla fine Nokia ha affermato che lasciare la Russia fosse l’unica opzione possibile.
“Semplicemente non vediamo alcuna possibilità di continuare nel paese nelle circostanze attuali”, ha detto il CEO dell’azienda finlandese Pekka Lundmark durante un’intervista.
Ha aggiunto poi che Nokia continuerà a supportare i suoi clienti durante la sua uscita dal Paese e che in questa fase non è possibile dire quanto tempo ci vorrà per l’effettivo ritiro.
L’impatto di questa decisione sulle società
Nokia non prevede che questa decisione avrà un grosso impatto sulle sue prospettive per il 2022, ma ha affermato che porterebbe a un accantonamento nel primo trimestre di circa 100 milioni di euro (109 milioni di dollari).
La Russia aveva anche spinto le aziende a iniziare a costruire reti utilizzando solo apparecchiature russe, cercando di convincere Nokia ed Ericsson a creare fabbriche nel paese ma senza successo.
Lundmark ha poi affermato che Nokia non attuerà il piano annunciato a Novembre per creare una joint venture con la società russa YADRO per costruire stazioni base per telecomunicazioni 4G e 5G. “Molto dovrebbe cambiare prima che sia possibile prendere in considerazione la possibilità di fare nuovamente affari nel paese”, ha affermato il CEO.
La decisione di Nokia di lasciare la Russia riguarderà circa 2.000 lavoratori dei 90.000 totali e ad alcuni di loro potrebbe anche essere offerto un lavoro in altre parti del mondo.