Periodo decisamente difficile per John Wall. L’attuale playmaker NBA in forza ai Los Angeles Clippers ha svelato tratti delicati della sua vita personale. Il giocatore viene da diversi anni tetri in cui ha dovuto affrontare molteplici infortuni gravi – che hanno minato la sua carriera – la perdita della madre, quella di sua nonna e le difficoltà derivanti dal periodo Covid. Wall ha quindi detto di aver pensato addirittura al suicidio.

NBA, John Wall e il suicidio

Queste le parole dell’ex stella dei Washington Wizards:

A un certo punto ho pensato al suicidio. Mi sono rotto il tendine d’Achille, mia madre è stata malata e poi è scomparsa, anche mia nonna un anno dopo è morta, il tutto mentre eravamo nel bel mezzo del Covid. Andavo a seguire la chemioterapia di mamma standole accanto, ero lì al suo ultimo respiro, vestendo gli stessi indumenti per tre giorni e rimanendo a dormire sul divano al suo fianco.

Il play ha quindi aggiunto:

Se sono riuscito a uscire da quella situazione, posso farcela in qualsiasi altro ambito della vita. Per me è straordinario essere tornato dove voglio essere e che i tifosi ancora vogliano vedermi in campo, ma anche il supporto della mia città natale vuol dire tutto per me.

Non sono tardate le reazioni da parte di alcuni suoi colleghi che hanno immediatamente preso posizione, stringendosi intorno allo stesso Wall. Tra questi, anche LeBron James, suo amico di Nazionale:

Saremo sempre al tuo fianco! Non ci sono dubbi, fratello. Sono orgoglioso di te!!!